rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Siccità e animali, Zanoni: "Necessario fermare la caccia"

Zanoni scrive a Monti e Clini: “Il parere dell’ISPRA e le norme europee vanno seguite senza esitazione. Le ultime piogge non risolvono il problema visti i danni permanenti sotto gli occhi di tutti”

La grave siccità che ha colpito l’Italia da metà primavera e per tutta l’estate, ha compromesso la sopravvivenza della fauna selvatica, ormai messa a dura prova dalla lunga mancanza di acqua, ma anche di cibo. “È necessario bloccare la stagione venatoria che sta per cominciare per preservare la fauna selvatica, messa a dura prova da questa calamità naturale - spiega l'europralamentare Idv Andrea Zanoni - Se a ciò si aggiungono i ricorrenti incendi verificatisi ultimamente, proprio a causa della siccità, si comprende come gli animali selvatici siano già stati vittima di uno sterminio che non può protrarsi ancora"

Un parere autorevole richiesto lo scorso 17 agosto da Zanoni e rilasciato dall’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – mette in luce che la grave crisi idrica di questo periodo, che oramai dura da più di una stagione, ha messo in pericolo gli animali appartenenti alla fauna selvatica. Infatti, il parere spiega che la mancanza di precipitazioni e le temperature assai elevate minacciano lo stato fisico degli individui, appartenenti alle specie selvatiche dei mammiferi e degli uccelli, sottoposti ad un enorme stress fisico.

Cosicché, la situazione che si è creata ha avuto, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie. Inoltre, il maggior dispendio energetico per raggiungere le fonti idriche, ridotte e fortemente disperse, ha ridotto il successo riproduttivo e aumentato la mortalità di giovani e adulti, in quanto maggiormente esposti al rischio di contrarre malattie e di essere predati. Alla siccità si aggiunge poi l’estrema difficoltà di alimentarsi, che perdurerà anche nei prossimi mesi perché in natura non sono venute a maturazione bacche, frutta e semi indispensabili per superare l'autunno e i mesi invernali.

L’ISPRA ha dunque concluso per la necessità di limitare l’attività venatoria, se non bloccarla totalmente per il 2012/2013, proprio per la condizione climatica esistente, con l’immediata sospensione delle attività ad essa connesse, come l’addestramento dei cani già iniziato lo scorso 19 agosto in pieno periodo riproduttivo, e con la revoca dell’anticipazione dell’apertura venatoria. Rottura nel Pdl Brambilla - Berlato

“Ho scritto anche al Presidente del Consiglio Monti e a Clini, Ministro dell’Ambiente, sottoponendo loro il parere che ho ricevuto dall’ISPRA” conclude Andrea Zanoni “Le valutazioni scientifiche dell’Istituto Nazionale non possono passare inosservate”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Siccità e animali, Zanoni: "Necessario fermare la caccia"

VicenzaToday è in caricamento