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Schio e Thiene pensano all'unione: sul piatto 13 milioni di euro

Allo studio non c'è un'unica città nata dalla fusione dei due centri ma la nascita di una macro area di servizi che comprenda anche i Comuni più piccoli. Entro settembre la presentazione del progetto alla Regione per ottenere i finanziamenti

Una macro area di servizi che comprenda Schio, Thiene, Villaverla, Zanè, Marano, San Vito di Leguzzano, Malo e Isola Vicentina.  E' questa la grande sfida che attende l'Alto vicentino nei prossimi mesi: sul piatto ballano 13 milioni di euro in fondi regionali. 

I primi a crederci sono i sindaci Orsi e Casarotto (di Schio e Thiene) che puntano, entro la fine di settembre, ad avere il benestare della Regione. I due primi cittadini hanno, infatti, presentato la candidatura dei Comuni al Sus: il piano di sviluppo urbano sostenibile che prevede la possibilità per Comuni vicini di ragionare in termini di aree vaste da 100-150 mila abitanti per i servizi al cittadino. Non si tratta di creare un unico Comune, fondendo diverse amministrazioni, ma di ragionare in termini di un territorio più ampio per alcuni servizi, abbassando i costi di gestione e permettendo nuovi investimenti sul territorio. La popolazione dei 9 Comuni in questione è composta da 115.059 persone, abbastanza per raccogliere la sfida regionale. 

Sono tre le assi su cui si muove la pianificazione della macro area: trasporti, comunicazione, recupero delle aree a rischio degrado urbano. Come spiegato dal sindaco di Schio Orsi al Giornale i Vicenza, per quanto riguarda i trasporti, l'idea è quella di creare una rete di collegamento tra i vari centri attraverso mezzi elettrici come accade per il trasporto urbano scledense. 

In modo similare, dal punto di vista delle comunicazioni, l'obbiettivo è quello di allargare l'estensione della rete internent a banda larga e di collegarla con Vicenza. Al momento la fibra arriva fino a Isola vicentina, mentre quella del capoluogo di provincia finisce a Costabissara. 

Infine la questione degrado, per intervenire in modo efficace l'intenzione dei sindaci è quella di procedere con una mappatura delle area più difficili del terriotorio e delle esigenze dei cittadini con maggiori difficoltà, organizzando poi progetti di sostegno e recupero comuni. 

Per fare tutto questo,  e ottenere il "Sì" della Regione, i progetti definitivi dovranno essere pronti entro settembre, data in cui scadrà la possibilità di  presentare gli elaborati a Venezia e dunque la possibilità di accedere ai fondi Sus. 

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