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Sanità, Zaia: "L'ospedale di Santorso non è di serie B"

Il governatore del Veneto ha annunciato che "siamo già al lavoro per aggiornare il piano Sociosanitario Regionale 2012-2016"

“Sono qui per partecipare ad un’iniziativa benemerita come la collaborazione tra la sanità dell’Alto Vicentino e l’imprenditoria privata locale, ma anche per sfatare certe dicerie che circolano: la nostra programmazione sanitaria offre spazi di crescita per tutti gli ospedali. Santorso non sfugge a questa logica, non è e non sarà mai in serie B. Siete e dovete sentirvi in serie A, come tutti gli altri, con le spesse potenzialità di crescita e di valorizzazione delle eccellenze”.

Lo ha detto lunedì all’ospedale dell’Alto Vicentino di Santorso il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenuto alla presentazione e firma di un protocollo d’intesa sulla base del quale un gruppo di imprenditori locali, rappresentati da Gianluigi Filippi, ha stretto una collaborazione con l’azienda sanitaria che porterà il tessuto imprenditoriale del territorio a partecipare in concreto allo sviluppo dell’offerta sanitaria, sia ospedaliera che territoriale. 

Riferendosi agli investimenti sinora effettuati, illustrati dal direttore generale Giorgio Roberti (15 milioni 203 mila euro dal 2012 e sei milioni dal 2013 al 2016), Zaia ha aggiunto che “gli investimenti continueranno, secondo una logica e una programmazione che abbandona l’approccio analogico e superato secondo il quale solo i posti letto qualificano una struttura e guarda all’innovazione tecnologica, a macchinari moderni, alla digitalizzazione, alla robotica, alla telemedicina: nuovi strumenti che, messi nelle sapienti mani dei nostri insostituibili sanitari garantiscono cure all’avanguardia, specificità e precisione delle diagnosi, chirurgia sempre meno invasiva, guarigioni più veloci e meno giorni di ricovero”.

Dopo l’approvazione della riforma di ottobre, con la nascita dell’azienda Zero e la diminuzione delle Ullss da ventuno a nove per abbattere i costi della burocrazia, il governatore ha annunciato che “siamo già al lavoro per aggiornare il Piano Sociosanitario Regionale 2012-2016, perchè in sanità le cose cambiano con grande velocità e noi vogliamo trovarci pronti in un settore nel quale chi sta fermo in realtà arretra. Di certo non accadrà come nel 2012 – ha assicurato Zaia – quando, con un lavoro approfondito di revisione totale della macchina iniziato il giorno dopo delle elezioni del 2010, approvammo un nuovo piano Sociosanitario che i veneti attendevano da 16 anni”.

L’accordo siglato oggi da Roberti e Filippi prevede che sia l’Ulss a elaborare delle proposte progettuali da sottoporre agli imprenditori per valutarne assieme contenuti e costi. Tra i settori sui quali l’azienda sanitaria sta concentrando la sua attenzione, che potrebbero essere i primi oggetto di collaborazione, Roberti ha citato la chirurgia mininvasiva e i servizi oncologici.

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