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Martedì, 5 Dicembre 2023
Politica

Sanità pubblica nel Veneto: ai privati accreditati va una prestazione su sei

L'assessore Lanzarin anticipa la relazione relativa al periodo gennaio-dicembre 2022 sullo stato dei servizi per la tutela della salute e del sociale. Il preambolo in attesa del documento finale, fitto di dati e cifre tra cui una leggera flessione della incidenza da tumori, è stato diramato in queste ore a palazzo Balbi. Sono quasi 60 milioni le erogazioni conteggiate dagli uffici per una spesa che tocca 11,6 miliardi

Tra pochi giorni, ed è la prima volta in assoluto, la relazione annuale sullo stato dei servizi socio-sanitari eregoati dalla Regione Veneto sarà pubblicata sul sito web di palazzo Balbi. La novità è stata confermata oggi primo settembre in una nota diramata nel pomeriggio dall'assessore alla sanità Manuela Lanzarin. Al 31 dicembre 2022, si legge nel dispaccio che costituisce una sorta di anticipazione della relazione stessa, il personale dipendente pubblico era pari a 63.487 unità, in aumento rispetto al 2021, con un costo di 3,1 miliardi di euro. Le principali determinanti della spesa sanitaria (11,6 miliardi) sono gli acquisti di beni (2,1 miliardi); i servizi sanitari (4,3 miliardi), il personale (3,1 miliardi), altri costi (per 2,1 miliardi). Il trend è in aumento rispetto al triennio 2019-2021.

Stando ai dati forniti da Lanzarin gli accessi al pronto soccorso sono stati un milione e 778 mila, mentre le dimissioni ospedaliere sono state 595mila, con una degenza media di 7,8 giorni. Riguardo all'assistenza specialistica ambulatoriale, il pubblico ha erogato quasi 59 milioni di prestazioni contro i 9,5 milioni del privato accreditato.In ambito di assistenza socio sanitaria poi, i servizi residenziali e semi residenziali per anziani non autosufficienti hanno assistito 46mila persone, quelli per persone con disabilità, 10.267, mentre 37mila sono stati gli interventi a sostegno della domiciliarità.

Gli ospedali di comunità, rimarca ancora la leghista rosatese Lanzarin, hanno assistito 7465 pazienti, le Unità riabilitative territoriali, 1.492. Le cure domiciliari erogate sono state oltre due milioni, con 133mila pazienti assistiti e 57mila malati assistiti in cure domiciliari intensive. A questi, vanno aggiunte le cure palliative oncologiche domiciliari o in hospice con 330mila accessi erogati a domicilio; 11642 pazienti assistiti; 3729 persone ricoverate negli hospice. Positivo, infine è il dato sui tumori. Nel 2022 ci sono stati 33 mila 580 nuovi casi, ma il tasso d'incidenza per centomila residenti è diminuito dell'1,7%.

La nota di Lanzarin arriva in un momento particolare. Alcuni giorni fa la consigliera regionale Chiara Luisetto (milita nel Pd fra le fila della opposizione di centrosinistra) aveva sparato a palle incatenate contro la direzione dell'Ulss 7 Pedemontana (con sede a Bassano del Grappa) per il depotenziamento del servizio di trasporto dei dializzati in ospedale. Da mesi invece (questi sono solo alcuni dei dossier bollenti) a Vicenza moltissimi residenti del quartiere Ferrovieri sono rimasti senza medico di famiglia.

Tra l'altro in questi giorni non mancano le lamentele di quegli anziani che già senza l'assistenza del medico di medicina regionale quando come da indicazioni dell'Ulss 8 berica si rivolgono alla guardia medica di via Maganza il personale di quest'ultima non può prescrivere alcuni farmaci perché il fascicolo elettronico dei pazienti sarebbe ancora in possesso del gestore del servizio cui facevano riferimento i professionisti con lo studio integrato di via Fincato propio ai Ferrovieri. Lo stabile è in via di rifacimento ma al momento non si hanno notizie di sanitari disposti a sostituire quelli andati via per vari motivi.

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