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Filippin: "Lega ladrona, la storia non perdona"

Il segretario regionale del Pd Veneto commenta l’inchiesta sul tesoriere della Lega Nord, Belsito

“Lega ladrona, la storia non perdona”. Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito Democratico, commenta così le notizie sull’inchiesta che vede il tesoriere della Lega Nord indagato con il sospetto di truffa, riciclaggio e appropriazione indebita. ZAIA: "E' UN'AGONIA"

“Questa inchiesta conferma la proverbiale ironia della storia. Erano partiti per cambiare il mondo – dichiara la Filippin – ma alla fine i vertici della Lega stanno rivelando gli stessi vizi della partitocrazia che volevano abbattere. La notizia di fondi del finanziamento pubblico ai partiti usati per sostenere le spese della famiglia del Senatur, se confermato, sarebbe un dettaglio, se così si può dire, letale e penoso allo stesso tempo. Dopo anni in cui i governi sostenuti dalla Lega hanno tagliato i fondi per il sociale e colpito il tenore di vita delle famiglie italiane, l’appropriazione di risorse per pagare i conti al clan del capo è un comportamento degno della peggiore casta. Altro che Padania, altro che Lega movimento. Qui ritornano i vizi peggiori dei vecchi partiti della Prima Repubblica. Quanto all’appello di Roberto Maroni, che con tempismo sospetto corre a chiedere che sia fatta subita pulizia, mi pare solo la conferma autorevole, che c’è del marcio vero al vertice di via Bellerio”.

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