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La felpa «suprematista» di Beschin? «Un fatto grave»

Durante una seduta del consiglio comunale della città del Grifo l'esponente della destra berica ha indossato «in aula una sweatshirt» che ha provocato lo sdegno delle opposizioni di area centrosinistra e dell'Anpi. La replica: «È un marchio casual venduto in tanti negozi»

«Con una lettera indirizzata al presidente del consiglio comunale di Arzignano Maddalena Zorzin abbiamo denunciato un grave fatto accaduto durante la seduta del 21 dicembre scorso. Un consigliere infatti esibiva una felpa riportante una stilizzazione di una croce celtica e una scritta Wpww, ossia White Power World Wide, Potere bianco in tutto il mondo, motto riconducibile ad organizzazioni inneggianti al suprematismo bianco e alla discriminazione razziale». È questo il succo di una nota diramata ieri 17 gennaio dalle opposizioni di area centrista e di sinistra sinistra nella città del Grifo. La nota porta la firma di Nicolò Sterle, Pietro Magnabosco, Mattia Pieropan, Anna Sartori e Alessia Pasetto. Colui che «avrebbe indossato la sweatshirt» oggetto della critica, pur non nominato, sembra essere Daniele Beschin, da anni figura di riferimento della destra berica e consigliere che siede nel gruppo misto.

«Abbiamo chiesto formalmente al presidente - spiegano gli estensori - di vigilare con maggiore attenzione affinché tali episodi non si verifichino in alcuna maniera. Chiediamo altresì di censurare questo tipo di condotta, inammissibile in generale e ancor più in un luogo istituzionale, come chiediamo di valutare se tale condotta possa costituire propaganda di discriminazione razziale, etnica o religiosa e infine di porre il tutto all'attenzione della prossima Conferenza dei capogruppo dove auspichiamo il consigliere interessato abbia la decenza di scusarsi». Sull'argomento oggi si è spesa anche l'Anpi che nel primo pomeriggio ha diffuso una breve nota nella quale si legge che durante «l'ultimo consiglio comunale , tra le fila della maggioranza sono stati esibiti acronimi razzisti e simboli che inneggiano all'odio razziale e alla discriminazione i quali noi dell'Anpi respingiamo con forza».

Ma che cosa ne pensa Beschin al riguardo? «Francamente mi sono stancato di questi continui attacchi cui sono soggetto fin dal primo giorno in cui mi sono presentato alle elezioni. Fortunati loro - rimarca lo stesso Beschin ai taccuini di Vicenzatoday.it - che hanno il tempo per analizzare e tradurre a piacimento anche quello che una persona indossa. Questa gente è ridicola e vive la propria vita in una perenne caccia alle streghe. La prossima volta chiederò al consigliere Sterle o al consigliere Pieropan se l'abito che indosso è di loro gradimento o se in qualche modo può essere riconducibile a qualche divisa fascista o  nazista. Fortunati loro che hanno tempo da perdere nell'analizzare  e nel tradurre in maniera fantasiosa a proprio piacimento la felpa di un consigliere, in un momento in cui io preferisco analizzare e studiare forme d'aiuto per le nostre aziende, per i nostri commercianti, strozzati da una crisi strutturale ed economica senza precedenti. Faccio notare che quello è un marchio casual venduto in tantissimi negozi, spesso indossato anche da Matteo Salvini, leader della Lega nord». Un partito che come quelli vicini agli estensori della critica verso Beschin regge le sorti dell'attuale governo nazionale. Questa frase Beschin per vero non la riferisce espressamente, ma è più o meno lì che il ragionamento del consigliere finisce per andare a parare.

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