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Vittime dei lager nazisti, la Giunta boccia le "pietre d'inciampo"

La mozione presentata in consiglio dal Pd è stata cassata dalla maggioranza: «È divisiva»

I consiglieri comunali del Partito Democratico di Schio hanno presentato una mozione per l’installazione di “pietre d’inciampo” all’esterno delle abitazioni degli scledensi che morirono nei lager, fornendo un elenco di 14 vittime. La maggioranza ha bocciato la mozione perchè “divisiva” e perchè “non tiene conto delle morti da entrambe le parti”. Le pietre d’inciampo sono un’iniziativa che serve a lasciare una memoria diffusa dei cittadini deportati e morti nel campi di sterminio, nata dall’artista tedesco Gunter Demnig nel 1992 e che da allora si è diffusa in 26 paesi in tutta Europa.

«Come possa essere divisiva un’azione volta a ricordare vittime di un regime dittatoriale che ha compiuto un abberrante genocidio non lo capiremo e soprattutto non lo accetteremo mai» Le parole di Chiara Luisetto, Segretaria Provinciale dem, che continua «una risposta del genere è volutamente provocatoria ed è inaccettabile che tali bassezze arrivino fin dentro le aule dei consigli comunali.»

Anche i Circoli PD dell'Alto Vicentino condannano con forza quanto avvenuto in consiglio comunale a Schio. «È un fatto gravissimo" - sostengono Giacomo Stiffan e Daniele Dalla Costa a nome dei democratici scledensi - "che dimostra l'importanza di continuare a sostenere con forza gli ideali antifascisti impressi nella nostra Costituzione e che, a quanto pare, la maggioranza del consiglio comunale di Schio preferisce rigettare. Chi sceglie di dimenticare le vergogne del nazifascismo (o meglio, di farle dimenticare) si rende complice del suo strisciante ma ormai palese ritorno»

 

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