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Parlamentari vicentini: chi ha lavorato e chi no

E' uscito il rapporto "Camere Aperte 2013", che l’associazione Openpolis dedica al Parlamento Italiano, per monitorare e valutare l’attività di Deputati e Senatori attraverso lo studio di dati e statistiche

Quanto hanno lavorato i parlamentari vicentini nel corso dell'ultima legislatura? In questo periodo di campagna elettorale, può essere utile andare a spulciare nella classifica di "Camere aperte 2013", il rapporto di Openpolis che valuta la produttività di Deputati e Senatori in base alle presenze ed alle attività seguite. 

Il "Lucignolo" dei rappresentanti berici alla Camera, tra i veneti, è Massimo Calearo Ciman, eletto come capolista del Pd nel collegio Veneto 1, ed ora iscritto al gruppo Popolo e territorio. Non è una sorpresa, visto che lo stesso industriale aveva dichiarato pubblicamente che non aveva tempo da predere in Parlamento. Peggio di lui, in Veneto, hanno fatto solo Valentini e Ghedini, per Pdl, quest'ultimo numero due di Berluscono in Veneto al Senato per le prossime elezioni.

Tra i primi della classe, invece, i due leghisti storici, Stefano Stefani e Manuela Dal Lago, rispettivamente al terzo ed al quarto posto tra i veneti, per produttività. Stefani è al 5 posto nella classifica generale, mentre la candidata a sindaco di Vicenza scivola al 62esimo. Bene anche le altre leghiste, Paola Goisis e Manuela  Lanzarin che, per produttività, si piazzano rispettivamente all'11esimo ed al 12esimo posto.

La prima vicentina del centro sinistra è Daniela Sbrollini, anche lei in lista per la prossima competizione elettorale, che si colloca al 31esimo posto per produttività, complici anche le assenze dovute alla gravidanza. 

L'ex leghista Alberto Filippi, che in queste elezioni è candidato con La Destra, si colloca al 13esimo posto tra i senatori veneti, 105esimo in classifica generale.

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