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Ospedale di Santorso: "Con la spending review rivedere il contratto"

E' la richiesta che i consiglieri regionali del PD Stefano Francasso e Giuseppe Berlato Sella avanzano alla Regione con un'interrogazione a risposta immediata depositata questa mattina

"La Regione deve rinegoziare subito il contratto di project financing dell'ospedale di Santorso secondo le nuove norme introdotte dalla spending review. Norme la cui applicazione è stata caldeggiata dallo stesso segretario generale alla sanità del Veneto Mantoan". E' questa la richiesta che i consiglieri regionali del PD Stefano Francasso e Giuseppe Berlato Sella avanzano alla Regione con un'interrogazione a risposta immediata depositata questa mattina.

"Le nuove norme - spiegano Fracasso e Sella - danno margini chiari per rinegoziare il contratto: un'opportunità che la Regione deve cogliere subito per porre la parola 'fine' alla vergognosa situazione dei parcheggi a pagamenti ma soprattutto per garantire che, come qualcuno temeva, questa operazione finisse per ricadere sui cittadini in termini di costi o qualità dei servizi". Evidenziando la necessità di individuare soluzioni che permettano all’ULLS 4 di evitare conseguenze negative sull’erogazione dei servizi e sull’equilibrio finanziario derivanti dal contratto di finanza di progetto, nell'interrogazione i consiglieri chiedono alla Regione di "intervenire urgentemente perché la Direzione Generale dell’ULSS 4 proceda alla immediata applicazione delle norme contenute nel Decreto al contratto di finanza di progetto vigente e di verificare se il dg dell’ULSS 4 abbia avviato le necessarie procedure per la riduzione del 5% del valore del contratto di project e le opportune verifiche per fare, come previsto, una proposta di rinegoziazione qualora i prezzi unitari dei servizi in concessione siano superiori del 20% a quelli segnalati dall’AVCP".

Il Decreto legge noto come "spending review" prevede infatti la riduzione del 5% dell’ammontare dei corrispettivi per acquisto di beni e servizi relativi a contratti in essere e per l’intera durata dei contratti stessi, oltre che la rinegoziazione dei contratti qualora i prezzi unitari previsti siano superiori del 20% rispetto a quelli segnalati dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP). In caso di mancata accettazione da parte dei fornitori della proposta di rinegoziazione le Aziende Sanitarie possono avvalersi del diritto di recesso senza alcun onere. Su una pronta applicazione dei contenuti del Decreto - evidenziano ancora i consiglieri - lo scorso 16 luglio lo stesso Segretario Generale alla sanità del Veneto ha inviato una lettera ai DG delle ULSS: nella lettera si evidenzia anche che si devono considerare anche i contratti di "global service e facility management" e "per analogia si devono intendere ricompresi nella fattispecie ... anche i contratti di finanza di progetto".

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