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Omicidio Pretto, il caso rischia l'archiviazione: il Pd Veneto chiede l'intervento della Regione

Zanoni: "L’unica certezza è che un omicida impunito è tuttora a piede libero"

"Sono trascorsi ben cinque anni dall’omicidio di Mauro Pretto, ma a distanza di così tanti anni non è ancora stata fatta chiarezza", a parlare è il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione, sottoscritta anche dai colleghi Anna Maria Bigon, Arturo Lorenzoni e Cristina Guarda, rivolta direttamente al presidente Luca Zaia.

"L’uomo che veniva da tutti definito “il boscaiolo amico della natura e degli animali” - continua Zanoni - ucciso sulla porta della sua casa isolata, a Zovencedo, da un colpo di fucile da caccia sparato al petto, nella notte tra il 12 e 13 maggio 2017. Mentre Diego, fratello di Mauro, continua a non capacitarsi della situazione di stallo in cui sembrano giacere le indagini che potrebbero addirittura portare ad una archiviazione del caso, l’unica certezza è che un omicida impunito è tuttora a piede libero. Uno stallo di fronte al quale diventa doveroso che le istituzioni, a partire dalla Regione, diano un segnale non solo di vicinanza alla famiglia Pretto ma di richiamo a far luce sul caso”.

“Fin da subito – continua Zanoni – mi sono interessato concretamente a questa vicenda, incontrando nel 2019 l’allora Procuratore capo presso il Tribunale di Vicenza: mancavano ancora una matrice e un movente utile agli investigatori. La sensazione è che non vi siano stati sviluppi significativi su questo caso, nonostante siano intervenuti gli stessi carabinieri del RIS. Il fratello della vittima non è mai stato messo a parte del proseguimento delle indagini: ciò sarebbe dipeso dal fatto che inizialmente non si era costituito parte offesa nel procedimento penale. Continua nel frattempo, a livello legale, la sua battaglia per la verità, cercando anche di non far spegnere i riflettori su questo omicidio che per le modalità di esecuzione richiama delitti di stampo mafioso”.

Di qui la domanda di Zanoni, rivolta a Zaia “la Giunta regionale intende esprimere fattiva vicinanza alla famiglia Pretto e adoperarsi affinché sia fatto ogni sforzo per accertare le responsabilità dell’omicidio”.

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