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Dal caso Malvestio alla Spv: esplode la polemica

Dopo la querelle mediatica seguita ad una inchiesta de L'Espresso su uno degli uomini considerati tra i più vicini a Zaia centrosinistra e M5S chiedono chiarimenti a partire dalla vicenda della Superstrada pedemontana veneta

Dopo un servizio pubblicato a metà mese da l'Espresso che approfondisce la figura di Massimo Malvestio il consigliori giuridico di Luca Zaia il Pd va all'attacco e chiede che lo stesso Zaia faccia chiarezza sulla vicenda della Superstrada pedemontana veneta. Un chiarimento chiesto a viva voce dal consigliere regionale Andrea Zanoni che ieri 17 agosto al riguardo ha depositato una lunga interrogazione.

«Nel numero de l'Espresso del 15 di agosto - si legge - è stata pubblicata... un'inchiesta sulle società di un noto avvocato d'affari di Treviso, Massimo Malvestio, che è stato per anni legale di fiducia e consigliere giuridico» del presidente della giunta regionale veneta. Alla luce di quanto pubblicato sul settimanale romano Zanoni chiede al governatore se sia «a conoscenza di eventuali collegamenti tra gli interessi dell'avvocato Malvestio e la vicenda amministrativa con la quale è stato definito l'iter della Superstrada Pedemontana Veneta». Di più il consigliere regionale a palazzo Balbi chiede anche lumi sulla vicenda Valle Ossi-Numeria, una maxi lottizzazione prevista ad Eraclea da anni al centro di una polemica politica al curaro. Malvestio dal canto suo non più tardi del 14 agosto sempre sul portale del settimanale capitolino aveva parlato di errori contenuti nel servizio e aveva lungamente controreplicato. Controreplica che però non ha calmato le acque della politica veneta, tutt'altro. Per vero in queste ultime settimane Zanoni non è nuovo nelle critiche affilate alla Regione Veneto. È dei primi del mese infatti una accusa ad alzo zero per l'opuscolo informativo per ragazzini distribuito nelle scuole che in qualche modo ritraeva la giunta regionale con la foggia dei supereroi. Zanoni in quel caso non aveva lesinato critiche all'esecutivo tanto da annunciare anche una interrogazione al riguardo.

Ad ogni modo dopo l'uscita de l'Espresso è intervenuto (oltre al j'accuse del M5S dalle colonne di Trevisotoday.it) pure il trissinese Massimo Follesa, candidato per il Vicentino alle prossime regionali per «Il Veneto che vogliamo»: il quale in una uscita al vetriolo distillata ieri 17 agosto accosta ancora una volta i due trevigiani Zaia e Malvestio usando l'arma dell'ironia (li chiama infatti «Zazzera e Malspartio») e facendo altresì capire capire che molto non è stato detto ancora sui rapporti, trascorsi o meno che siano, fra i due nomi di spicco della Marca. Malvestio da parte sua ha respinto al mittente anche le critiche di Enrico Cappelletti, candidato del M5S alla carica di presidente della giunta regionale del Veneto.

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