Manifesto "pulp", risponde Variati: "Devo lavorare, non ho tempo per risse"

“Lascio il livore, la violenza, lo squallore di questo orrido manifesto al Pdl. La mia idea di città e di politica è un’altra. Io credo nel confronto di idee, di valori, di visioni per lo sviluppo e il futuro della nostra città. Credo che i cittadini ai politici chiedano responsabilità, non queste risse. Che lascio al Pdl, io ho del lavoro da fare.”

A un giorno dalla pubblicazione del manifesto-scandalo del Pdl, che lo accosta all'omicidio di Campo Marzo dell'8 settembre, il sindaco Achille Variati affida la sua risposta a queste poche ma eloquenti righe.

Nel frattempo si è esposta sull'argomento anche il segretario del Pd Veneto, Rosanna Filippin: ""Capisco che dalle parti del Pdl regnino agitazione e tensione per il lento e ineluttabile crollo del loro partito, dal Veneto al Lazio - prosegue -, ma credo che strumentalizzare un fatto di cronaca nera per attaccare un sindaco che sta ben governando la sua città sia un'operazione indecente, che trascende i limiti della civile dialettica politica".

"Da questa campagna diffamatoria, l'immagine di Variati - conclude - esce ancor più rafforzata. Non solo è un amministratore serio e capace di affrontare e risolvere i problemi di una città complessa come Vicenza, pur in un quadro economico grave e difficile per gli enti locali, ma si rende ormai evidente che in città non esiste un'alternativa credibile".

Anche il segretario del Pdl, Sergio Barlato, si è dissociato dal manifesto.