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Limiti nazionali ai Pfas? «Basta annunci»

È la critica che l'assessore veneto all'Ecologia indirizza al ministro dell'ambiente Sergio Costa

«Se fosse un gran premio il ministro all'ambiente Sergio Costa sarebbe già stato doppiato. È sempre fermo a quanto detto mesi fa. Siamo stanchi di annunci. È ora di fissare limiti nazionali sui Pfas». Così recita una nota diramata oggi 12 settembre dall'assessore all'ecologia della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin il quale ha così commentato le dichiarazioni dello stesso Costa a margine dell'audizione davanti alla Commissione ecomafie: al centro della contesa c'è la contaminazione da derivati del fluoro, i Pfas appunto, la quale ha colpito mezzo Veneto e che le autorità addebitano ad una fabbrica di Trissino nel Vicentino, la Miteni.

Il ministro, si legge sempre nel dispaccio, ha annunciato l'istituzione di una cabina di regia nazionale per definire un quadro dell'entità dell'estensione della contaminazione da Pfas e la creazione di un gruppo tecnico ai quali affidare il compito di fissare i valori limiti allo scarico. Il ministro ha affermato anche che, attraverso l'avvocatura dello Stato, provvederà a costituirsi parte civile nel processo penale nei confronti dei vertici delle società, al fine di ottenere un risarcimento del danno ambientale provocato nell'area soggetta alla contaminazione da Pfas dell'ex-Miteni di Trissino.

Tuttavia non mancano le punture di spillo di Bottacin all'indirizzo dell'attuale governo. «Ricordo che nel procedimento penale in corso la Regione del Veneto, ritenendosi parte lesa, si è costituita parte civile ancora prima che la Procura chiedesse il rinvio a giudizio - prosegue Bottacin - ben venga, dunque, la decisione del ministro, ma se nel frattempo si decidesse a porre i limiti nazionali, forse avremmo più possibilità di ottenere un esito favorevole nel processo».

Poi un'altra considerazione: «Nonostante proclami e promesse ad oggi, dopo quindici mesi di richieste formali e solleciti, non c'è nulla. È dalla primavera che sentiamo parlare di cabina di regia e commissione tecnica, delle quali il Veneto fa parte. Le convochi e fissi questi limiti». E ancora: «Gli alibi sono ampiamente finiti... per affrontare seriamente il problema Pfas servono i limiti nazionali. Ed il ministro ha tutti gli strumenti per farlo».

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