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Legge contro l'omofobia, Donazzan: "Distrugge la nostra cultura" E scoppia la polemica

Hanno suscitato forti polemiche le dichiarazioni dell'assessore Elena Donazzan circa la legge sull'omofobia che non sarebbe urgente e che sarebbe lontano "dalla nostra cultura". I sindacati e alcune parti politiche insorgono

Hanno suscitato forti polemiche le dichiarazioni dell'assessore Elena Donazzan circa la legge sull'omofobia che a detta dell'assessore "in questo momento di crisi economica non sarebbe una priorità" e che porterebbe a "cambiamenti radicali, estremisti e chiaramente frutto di un lobbismo nichilista che distruggerebbe la nostra cultura popolare e tradizionale".

"ATTEGGIAMENTO OMOFOBO E RAZZISTA". Cgil, Cisl e alcuni movimenti politici e dalle Acli di Bassano del Grappa hanno voluto rispondere all'assessore all'indomani del suicidio del ragazzino 14enne di Roma perchè gay e lo hanno fatto in maniera piuttosto dura definendo la fede dell'assessore "omofoba e intollerante": "Le ennesime dichiarazioni dell'Assessore Regionale all'Istruzione Elena Donazzan su immigrazione ed omosessualità ci spingono ad una chiara ed unitaria presa di posizione. Riteniamo non sia più accettabile che chi ricopre un ruolo istituzionale così importante continui a manifestare un atteggiamento ed una mentalità di evidente stampo omofobico e razzista, senza che questo determini una forte reazione di condanna".

IMMIGRAZIONE. Le proteste sono state poi estese alla questione immigrazione: "Altrettanto inaccettabili le manifestazioni di intolleranza ribadite in questi giorni dall'Assessore nei confronti degli immigrati. Prendendo spunto da una foto chiaramente offensiva nei confronti della religione cristiana, a nostro avviso decisamente deplorevole e da condannare senza esitazioni, Donazzan si è lasciata andare ad affermazioni intolleranti e xenofobe, in nome di un preteso rispetto per la nostra cultura e le nostre tradizioni. Elena Donazzan è Assessore Regionale in una Repubblica democratica che ha fatto della Costituzione la sua legge fondamentale. Una Costituzione antifascista, fondata sui sacrosanti principi di uguaglianza e libertà.Se l'Assessore non si riconosce in questi valori, faccia le dovute considerazioni e ne tragga le adeguate conseguenze politiche".

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