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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Montebello Vicentino

Caso Futura, polemiche infinite dopo il terzo rogo

Il consigliere regionale veneto Finco bastona duramente l'impresa che si occupa di trattamento di rifiuti mentre la rete «Cittadini attivi» attacca frontalmente pure il sindaco Magnabosco, l'Arpav e l'assessore regionale all'ambiente

«Quello che emerge dal recente rogo sviluppatosi alla Futura di Montebello Vicentino fa pensare a tre ipotesi preoccupanti: o hanno impianti che andrebbero chiusi o smaltiscono incenerendo oppure sono sistematicamente ricattati e pagano le persone sbagliate o le pagano troppo poco». Mena fendenti ad alzo zero Massimo Follesa, uno dei volti più noti della rete ambientalista veneta che oggi ha diramato una nota al vetriolo in cui si commenta appunto la vicenda del rogo della ditta di Montebello, specializzata nel trattamento di rifiuti. «Mi domando - scrive Follesa che verga la sua nota quale portavoce del comitato Cittadini attivi, attivo da tempo nell'Ovest vicentino - come faccia il sindaco di Montebello Dino Magnabosco, a sostenere che non può bloccare l'attività. Varrebbe la pena - attacca ancora Follesa che in passato è stato consigliere comunale Trissino - che il primo cittadino si facesse un ripassino sul titolo V della Costituzione». Appresso c'è un'altra critica indirizzata a Giampaolo Bottacin, assessore veneto all'ambiente: «A Bottacin il riferimento è all'Arpav - non resta che lodare uno degli enti più vituperati della Regione Veneto, a seguito della vicenda dei Pfas, e che di fatto gestisce solo gli effetti degli inquinamenti e non è più in grado di rispondere alla natura giuridica della sua istituzione che è la protezione dell'ambiente come si recita nel suo nome. Poveri Magnabosco, Bottacin e Arpav: excusatio non petita, accusatio manifesta». Ieri aveva preso posizione sulla vicenda anche Nicola Finco, consigliere regionale bassanese in quota Lega. Il quale sulla sua bacheca Facebook aveva usato parole durissime: «Montebello non può trasformarsi nella terra dei fuochi della provincia di Vicenza... però, le fiamme sono tornate ad ardere... e si tratta del terzo rogo in diciotto mesi all'interno della Futura, un'azienda che si occupa di trattamento di rifiuti, a breve distanza dalla piazza di Montebello». Appresso un'altro j'accuse: «È necessario andare a fondo di questa vicenda e trovare soluzioni definitive, anche le più estreme, perché così non va». Le fiamme si erano propagate durante la serata del 6 dicembre. La ditta ha fatto sapere che le cause sarebbero accidentali, ma sui fatti sono tutt'ora in corso gli accertamenti da parte delle autorità preposte a partire dai vigili del fuoco.

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