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Stracciò la tessera nel 2010: Conte nelle liste fasulle del Pdl

C'è anche il parlamentare vicentino di Futuro e Libertà nelle liste sotto inchiesta del partito di Berlusconi: "Partito ridicolo". Il coordinatore locale si difende

Assume contorni grotteschi lo scandalo delle tessere fasulle del Pdl, esploso a fine anno per l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Vicenza. L'onorevole Giorgio Conte, fedelissimo finiano tanto da aver ripudiato il partito di Berlusconi già nel 2010, è uno dei 16mila nomi inviati a Roma dal coordinamento azzurro berico.

Conte, come riportato da Il giornale di Vicenza, non farà azioni legali ma non si astiene da un commento all'acido muriatico: "Hanno iscritto anche la mia compagna e suo padre, cacciatore. E' un partito travolto dal ridicolo che, per gonfiare i numeri, applica le regole dell'elenco del telefono".

Negli elenchi sono presenti numerosi esponenti di altri partiti (Lega e Udc) che hanno provocato notevole imbarazzo nel coordinamento provinciale, trincertao dietro un "le iscrizioni sono sospese". Ma l'inchiesta fa il suo corso, da lunedì saranno ascoltati in Procura i primi 20 ingnari tesserati.



 

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