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Getti d'acqua sugli homeless? Il sindaco respinge le accuse al gruppo Aim

Mentre la polemica scatenata dalle denunce dei volontari di Welcome refugees deflagra a livello nazionale il primo cittadino difende l'operato dell'amministrazione ma apre a un confronto con gli attivisti

Durante gli ultimi giorni le polemiche sui cosiddetti innaffiamenti a danno di alcuni senza tetto da parte degli operatori della nettezza urbana di Vicenza (che operano in capo al gruppo Aim) hanno fatto il giro del Paese tanto che il sindaco berico Francesco Rucco, a capo di una coalizione di centrodestra, ieri è intervenuto con una nota in cui respinge al mittente ogni accusa ma al contempo si dichiara disponibile a incontrare i volontari del gruppo Welcome refugees che avevano sollevato il problema con una serie di denunce pubbliche.

La diatriba era stata svelata per la prima volta da Vicenzatoday.it non più tardi del 13 gennaio e tra smentite da parte di Comune ed Aim e conferme della bontà delle denunce da parte dei volontari la querelle piano piano era montata fino a deflagrare sui social network nonché sulla stampa nazionale. Rucco fino a quel punto aveva tenuto una posizione abbastanza defilata ma quando la polemica ha varcato i confini del Veneto ha deciso di intervenire.

«Voglio essere molto chiaro: a Vicenza nessuno si sogna di scacciare con gli idranti chi dorme in strada. L'amministrazione comunale e le sue aziende - si legge nella nota diramata ieri dal primo cittadino sul portale dell'amministrazione - operano per il bene comune, nel rispetto delle persone, con l'obiettivo di garantire servizi adeguati, tra i quali la pulizia e il decoro della città. In tal senso - aggiunge il primo cittadino - ho chiesto e ricevuto rassicurazioni dal comando della polizia locale e da Aim Ambiente, la nostra azienda che si occupa dell'igiene urbana, sul fatto che nessun operatore si sia reso responsabile di comportamenti contrari al buon senso e al rispetto delle persone, limitandosi a provvedere alla pulizia e al ripristino dei luoghi in cui dormono i senzatetto, che spesso vengono lasciati in condizioni igieniche precarie. Qualora fossero accertati comportamenti diversi, sarei il primo a condannarne l'inaccettabile gravità e a chiedere l'assunzione di provvedimenti conseguenti».

Da un punto di vista politico la partita è un po' complessa. I volontari di Welcome refugees infatti da settimane non lesinano lodi alla giunta Rucco per come l'amministrazione, in primis l'assessorato ai servizi sociali retto dall'azzurro Matteo Tosetto «abbia affrontato in modo efficace» il problema «delle fragilità sociali e degli homeless». Grazie agli interventi dell'assessorato di contrà San Rocco infatti, così spiegano gli attivisti, il numero di coloro che dormono all'addiaccio è sensibilmente diminuito «anche in ragione di un dialogo costante con i volontari che operano in strada».

Secondo Welcome refugees il problema però sta anche a valle, ossia nelle condotte di chi gestisce il decoro urbano o l'ordine pubblico. Così nel mirino di Welcome refugees non sono finiti solo gli innaffiamenti veri o presunti che siano ma anche le multe elevate dai vigili urbani agli homeless nonché la decisione di alcuni operatori di gettare le coperte trovate al mattino in alcuni anfratti della città. A breve volontari e sindaco si troveranno per un confronto franco e «aperto» aggiunge in ultimo il primo cittadino.

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