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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Gender nelle scuole: #epicfail Donazzan

Il post dell'assessore all'Istruzione, a proposito delle firme 1a e 2a, ancziché "padre" "madre", viene "polverizzato" dalla risposta di un follower: "Risale al governo Bottai, del '38. L'ideologia gender era già radicata nel governo fascista"

foto donazzan-2"Domattina chiederò a quale livello decisionale si è data indicazione di omettere la dicitura "padre " e "madre" nel libretto che certifica la vita dello studente. Un papà indignato mi ha segnalato questa cosa e giustamente ha pensato di correggere a mano scrivendo : papà e mamma. Voglio sapere se qualche zelante politico o funzionario ha, surrettiziamente , modificato la procedura magari spinto da un furore ideologico gender! Chiunque sia deve assumersi la responsabilità e rispondere. Invito i genitori che devono firmare i libretti in questi giorni a seguire l'esempio di questo indignato papà e a segnalarmi la cosa".

Così aveva scritto l'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan, a proposito della dicitura "firma 1 e 2" sul libretto. Il post ha collezionato oltre 4.300 commenti, non tutti proprio pregni di complimenti, ma questo è quello che ha attirato l'attenzione dei social: "La informo io. E' stato il ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, governo Mussolini. Tale dicitura, infatti, compare dal 1938. Scopriamo quindi, grazie a lei, che la dicitura gender era già radicata nel regime fascista. Si dimetta, incapace". 

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