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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Province, il futuro è un punto di domanda: "Molte perplessità"

Audizione dei Presidenti delle sette Province del Veneto per discutere il progetto di legge dei presidenti delle commissioni Affari istituzionali Toniolo e della commissione Statuto Tesserin.

E' diventata un vero e proprio confronto a tutto campo sul futuro delle province l'audizione dei Presidenti delle sette Province del Veneto a palazzo Ferro-Fini per discutere il progetto di legge dei presidenti delle commissioni Affari istituzionali Costantino Toniolo e della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin. Un progetto che intende stabilire le modalità di trasferimento ai Comuni di alcune funzioni attualmente delle Province e definire, nel contempo, le funzioni che rimarranno alle quattro province che, assieme alla città metropolitana di Venezia, formeranno la nuova carta geografica istituzionale del Veneto sulla base di quanto predisposto dalla normativa del Governo ispirata al criterio della riduzione della spesa.

Tante le critiche e le perplessità venute dal fronte dei presidenti il cui 'portavoce' Leonardo Muraro, alla guida della Provincia di Treviso, ha sottolineato la "confusione e le lacune normative" create dalle norme statali. Un'operazione resa particolarmente difficile dai tempi ristretti imposti dal Governo che si attende una prima decisione dal Veneto entro il 2 ottobre confermata da un pronunciamento del Consiglio regionale entro il 24 dello stesso mese. Duro con le iniziative decise dal Governo Monti anche Attilio Schneck dal 2012 commissario governativo della Provincia di Vicenza di cui è stato presidente dal 2007. "Intervenire in questo modo sulle Province sottraendo loro funzioni senza rivisitare tutto il quadro istituzionale e lasciando situazioni di ingiustificato privilegio autonomista - ha affermato - significa non capire la valenza storica e identitaria della dimensione provinciale". Analoghe preoccupazioni sono state espresse da Tiziana Virgili presidente di Rovigo.  "Credo - ha precisato - che i Comuni, soprattutto quelli di dimensioni medio-piccole, avranno grandi difficoltà nel gestire politiche sociali, turistiche e scolastiche che vanno, affrontate, su scala più ampia nell'ottica dell'area vasta".

Francesca Zaccariotto,la presidente della Provincia di Venezia denuncia l'assoluta mancanza di decisioni da parte della Regione per quanto riguarda la Città Metropolitana. "Eppure - ha osservato - è proprio da questo nuovo ente, tutto da inventare e specificare anche nei suoi aspetti di rappresentatività, che dovrebbe partire l'intera operazione di definizione del futuro assetto territoriale/istituzionale del Veneto". Barbara Degani, presidente padovana, si è detta convinta che ridisegnare, riducendola e razionalizzandola, la mappa delle Province porterà a medio e lungo termine ad un risparmio, visto che le principali funzioni statali italiane (prefetture, questure, tribunali, comandi di carabinieri, guardia di finanza, ecc.) sono organizzate su base provinciale. (ANSA)

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