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Lo cacciano dal Festival No dal Molin per una celtica: "Sono come una setta"

Filiberto Triaca ha raccontato a Nuova Vicenza di essere stato allontanato dal concerto dei Ballbreaker, alla kermesse no base in park Farini a Vicenza, perchè esponeva il polpaccio decorato con il simbolo di estrema destra

E' stato allontanato dal festival No dal Molin perchè sfoggiava sul polpaccio un tatuaggio con una croce celtica (simbolo usato anche dall'estrema destra) ed è andato prima dai carabinieri poi al quotidiano on line Nuova Vicenza. A Filiberto Triaca, 49 anni, proprio non è andato giù non poter assistere al concerto dei suoi amici Ballbreaker.

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IL FATTO L'episodio è avvenuto venerdì sera in park Farini, dove si sarebbe tenuto il concerto della nota tribute band degli Ac/Dc. Il tatutaggio, che Triaca descrive come un tatuaggio composito con, oltre alla croce celtica anche un cavaliere di Sparta, un gargoyle, un tribale e un occhio", non è passato inosservato agli organizzatori che, chiamandolo in disparte, hanno chiesto all'uomo di allontanarsi per incompatibilità politica con il movimento. Il condizionale è d'obbligo, visto che si tratta della testimianza dello stesso Triaca.

I CARABINIERI Dopo una breve discussione, in cui non c'è stato contatto fisico, Triaca si è allontanato ma per andare dai carabinieri. Alla fine non ha sporto denuncia, ma ci sarebbero stati gli estremi per l'accusa di "limitazione alla libertà personale", trattandosi di una manifestazione pubblica.

LA REPLICA I No dal Molin difendono la loro azione: "Uno che gira con una croce celtica tattuata sul corpo è un fascista e basta. E fascismo vuol dire razzismo, violenza, xenofobia e morte. Quindi non può esserci spazio per chi pratica questo tipo di idee".

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