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Politica Monte Berico / Piazzale della Vittoria

Il Pd: "No al furto della festa dell'otto settembre"

Il segretario provinciale del Pd Federico Ginato annuncia una raccolta firme contro la cancellazione della festa cittadina, prevista dalla finanziaria. Minacciate anche 25 aprile e 1 maggio

Il Partito Democratico difende a spada tratta l'8 settembre della Madonna di Monte Berico, festa della città minacciata come il 25 aprile e il 1 maggio dalla manovra economica in via di discussione in Parlamento, che prevede lo spostamento delle festività civili alla domenica, anche quando queste festività cadono in giorni infrasettimanali.

"Per la città e la provincia di Vicenza - attacca il segretario provinciale del Pd Federico Ginato - l'8 settembre è la Festa per antonomasia, attesa e amata da tutti i vicentini che affollano le celebrazioni religiose in onore della Madonna di Monte Berico e i tanti appuntamenti culturali. E' singolare che la Lega, così attenta a difendere i simboli della tradizione cristiana, si schieri a favore della soppressione di una festa così importante per i vicentini, oltretutto danneggiando il turismo che vede arrivare ogni anno numerosi fedeli e visitatori i quali approfittano del 'ponte dei otto' per ammirare Vicenza".

Per la verità la festa dell'8 settembre nasce come ricorrenza religiosa, essendo stata istituita come festa diocesana nel 1978. Ma rientra fra le festività civili, perché il lato "pagano" della "Festa dei Oto", simboleggiata dall'arrivo delle giostre in Campo Marzo, ha sempre avuto forte attrazione per i vicentini.

"Perché chiedere ulteriori sacrifici agli enti locali e alla loro storia? Il Paese di certo non ha bisogno di questo, ma di far pagare chi non paga - prosegue Ginato - di lotta all'evasione e alla speculazione finanziaria, di serie politiche per lo sviluppo e la crescita, di sostegno vero ai lavoratori e alle imprese. Che togliere l'8 settembre, il 2 giugno, il 25 aprile, il 1 maggio  sia l'unica soluzione che questo governo si è inventato per risollevare l'economia ci lascia letteralmente sbigottiti".

I democratici annunciano quindi una mobilitazione vera e propria per sventare il "furto" dell'8 settembre. "Lanceremo una raccolta firme con gazebo nelle piazze dell'intera provincia - conclude il segretario - per chiedere il sostegno dei vicentini nella difesa della  "festa dei oto" e di tutte le feste civili che ricordano al nostro Paese le pagine più belle e significative della sua storia".

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