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Politica Arzignano

«Sul problema dei fanghi 11mila posti di lavoro a rischio per i ritardi di Gentilin e Bevilacqua»

Pesante attacco all'attuale amministrazione da parte della candidata Alessia Pasetto

"Il bilancio dei dieci anni da sindaco di Giorgio Gentilin sono un elenco di occasioni mancate e soluzioni rinviate. Il tratto distintivo dei suoi mandati è segnato dalla propaganda e dai ritardi”

Così il candidato alle prossime elezioni ad Arzignano Alessia Pasetto, che, in una nota, prosegue: 

 “Con lui Arzignano è passata da capitale dell’Ovest Vicentino a comune marginale in tutte le grandi scelte. Con Gentilin la nobile tradizione del nostro tessuto imprenditoriale, eccellenza internazionale nel sistema della concia, rischia di essere compromessa dall’incapacità di Gentilin di trovare la soluzione al problema dello smaltimento dei fanghi da conceria. E l’assemblea pubblica di ieri sera conferma tutte le nostre premesse. Un incontro con la cittadinanza non scelto dall’Amministrazione Gentilin-Bevilacqua, ma che risponde all’obbligo di legge di dover andare in approvazione in Consiglio Comunale per procedere con la costituzione di una nuova società che smaltisca i fanghi da conceria e la ricerca di un sito in cui allocare l’impianto di cui si chiacchiera da più di dieci anni. Un’altra occasione persa.

L'argomento è stato trattato in un'assemblea pubblica ieri sera, con oggetto l“Approvazione della proposta di indizione da parte di Acque del Chiampo spa di una procedura ad evidenza pubblica a norma dell’art. 5, comma 9, del D.lgs. 50/2016 e dell’art. 17 del T.U. 175/2016 per la costituzione della nuova Società per la progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di trattamento dei fanghi provenienti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello Vicentino”.

Nell’incontro si è ribadito che adesso si cercherà un soggetto disponibile a smaltire i fanghi fuori dai confini dei comuni che fanno parte del Consiglio di Bacino, come dire che chiediamo ad altri di risolvere un problema che abbiamo generato noi. La classica politica di questo sindaco che, da un lato fa propaganda inventandosi deleghe assessorili sui NO, sul populismo più trinariciuto, e dall’altro pretende di trovare fuori dai nostri confini la soluzione che lui e la sua vice che si appresta a succedergli, in dieci anni, non sono stati capaci di individuare. Ora fuori tempo massimo si approva una delibera che sposta ulteriormente in avanti la soluzione. Non si conoscono i tempi, il sito non è stato individuato, la trasparenza viene interpretata mettendo il territorio nelle condizioni di non potersi esprimere e si può solo prendere atto che, dopo dieci anni di chiacchiere e rinvii, siamo al solito metodo propagandistico che nasconde un vuoto di visione e di chiarezza da parte del duo Gentilin- Bevilacqua.

Così conclude Alessia Pasetto, candidata alle prossime elezioni con Nuova Arzignano

Nella Valle del Chiampo ci sono centinaia di imprese che sono cresciute ed hanno generato ricchezza e sviluppo, ma tutto questo è accaduto perché accanto al genio imprenditoriale ci sono state scelte politiche visionarie che hanno saputo immaginare il futuro anziché navigare a vista nel mare limaccioso della propaganda come ha fatto Giorgio Gentilin con Alessia Bevilacqua. La propaganda può servire per raccontare storie che non esistono, ma la ricreazione, per i fanghi, è finita da un pezzo e se è vero che un’Amministrazione parla attraverso gli atti che produce, sul tema dello smaltimento dei fanghi da conceria la delibera di ieri è fuori tempo massimo e comunque insufficiente. Non c’è una strada se non quella di affidarsi alla - presunta - dabbenaggine di altri sindaci, di altri comuni, che, secondo la retorica cui ci ha abituato in questi anni, Gentilin presume sia il fattore comune di chiunque non sia arzignanese. Purtroppo per noi, e soprattutto per il comparto che riguarda centinaia di aziende e migliaia di occupati, le note del pifferaio Gentilin non superano i confini della nostra città e il problema dello smaltimento dei fanghi da conceria, che Gentilin e Bevilacqua non hanno risolto in dieci anni, dovrà essere tra le priorità dell’agenda del prossimo Primo Cittadino.”

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