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Inquilino in escandescenza? Se ne deve occupare «l'Ulss 8»

Dopo l'episodio registrato quattro giorni fa nella città castellana intervengono il primo cittadino e l'assessore ai servizi sociali che per le cure del caso chiamano in causa l'azienda sanitaria

«Pur garantendo la piena collaborazione ad Ater e Ulss 8, non è il Comune l'ente preposto a predisporre e avviare un percorso di cura, come pare sia necessario in questo caso, ma l'azienda sanitaria». A spiegarlo sono il sindaco di Montecchio Maggiore, Gianfranco Trapula, e l'assessore alle politiche sociali, Raffaella Mazzocco, con una nota diramata oggi 5 giugno in seguito all'episodio avvenuto giovedì primo giugno in un condominio dell'Ater della Provincia di Vicenza. L'episodio era stato raccontato da Vicenzatoday.it il giorno appresso.

«Degli oltre cinquanta appartamenti di proprietà e gestiti da Ater nella palazzina di viale Europa, solo cinque vengono messi a disposizione per le emergenze abitative rilevate dai nostri servizi sociali, ma non è questo il caso. La persona in questione, nata e fino a poco tempo fa residente in un altro paese della zona, non hai mai chiesto aiuto al Comune di Montecchio Maggiore che, altrimenti, avrebbe subito provveduto a fornirgli beni di prima necessità come già avviene per tante altre famiglie in difficoltà che ricevono i nostri pacchi viveri. Ha avuto accesso all'abitazione direttamente tramite le graduatorie di Ater, senza mai rivolgersi ai nostri uffici che, sul caso, non hanno ricevuto segnalazioni neanche dall'Ulss 8: infatti, fino a pochi giorni, fa la sua situazione era a noi sconosciuta. Inoltre - evidenziano - ai servizi sociali e alle forze dell'ordine, costantemente impegnate nel controllo del territorio, non risultano situazioni di degrado all'interno di questo condominio amministrato da Ater».

Sulla vicenda interviene anche Mirko Campagnolo nella sua veste di direttore generale dell'Ater di Vicenza. «Dopo quanto accaduto il primo giugno - spiega l'architetto ai taccuini di Vicenzatoday.it -  ci era stato riferito che l'inquilino assegnatario era stato visto entrare in casa dal balcone. A fronte dello stato psichico in cui versava quella persona e poiché ci era stato riferito che nella concitazione del momento aveva perduto le chiavi abbiamo provveduto a sostituire la serratura e in queste ore abbiamo consegnato le nuove chiavi all'inquilino. Chiaramente - fa sapere il direttore - dobbiamo procedere col conteggio dei danni anche se - proprio in considerazione delle sue condizioni più che precarie, quanto meno per il momento, non abbiamo proceduto chiedendo gli indennizzi del caso: sappiamo che si tratta di una situazione assai difficile come sappiamo - spenga ancora Campagnolo - che casi del genere a quanto ci risulta sono in aumento in tutta la provincia. Siamo di fronte ad un problema che va affrontato nel modo dovuto considerando la complessità degli aspetti in gioco».

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