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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Emergenza criminalità, Zaia: "Quasi 20mila reati solo a Vicenza"

il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rilancia l'allarme criminalità in Veneto, che, riferisce, "anche ieri ha visto commettere altri 24 reati"

“Al più tardi domani qualcuno festeggerà dei dati Istat sui i reati in calo e sul dato che solo il 30% delle famiglie che teme la criminalità. Però c’è un problema che l’Istat segnala chiaramente: diminuiscono gli omicidi ma aumentano furti e rapine, i reati che più impattano sul sentire comune. Se da qualche parte d’Italia sia sono assuefatti alla delinquenza e non ne hanno paura, buon per loro. In Veneto non ci arrenderemo mai all’ineluttabile. Basta guardare i terrificanti dati sulla sola provincia di Vicenza pubblicati oggi dal principale quotidiano locale: nel 2014 ci sono stati 18.232 furti e 216 rapine delle quali 25 in casa con la gente aggredita dentro. Su 230 detenuti totali, nel carcere di Vicenza ce ne sono 152 condannati per furto o rapina. E sono un’inezia se tra furti e rapine nel 2014 siamo a 18.448 crimini. Un po’ meno dell’anno scorso, ma non è una consolazione perché questo numero è la raccapricciante dimostrazione dell’esistenza di una vera, gravissima, emergenza sicurezza in tutto il territorio e della vistosa assenza dello Stato”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rilancia l’allarme criminalità in Veneto, che, riferisce, “anche ieri ha visto commettere altri 24 reati”. “Nella mia veste di tormentone nei confronti di chi, lo Stato, avrebbe poteri e mezzi per intervenire ma non lo fa – aggiunge Zaia – ribadisco l’urgente necessità di dotare le forze dell’ordine di più uomini e mezzi, di pagarle meglio per i grandi sacrifici che fanno, di affiancarle con l’esercito in veste di presidio territoriale e deterrente”. “L’alternativa – incalza Zaia – sono cittadini che, alla disperazione, fanno da sé come i veronesi del quartiere Stadio che hanno organizzato loro ronde, i cittadini che prendono d’assalto i sempre più numerosi Comuni che stanno offrendo la polizza anticriminalità, i Comuni che si rivolgono alle vigilanze private. Ognuno s’industria come può, ma tutti guardano con sempre maggiore distacco e sfiducia a uno Stato che sta dichiarando la resa. Noi non ci arrenderemo mai, ma è Roma che deve darci i mezzi per difenderci, perché solo il Governo, non la Regione, ha i poteri per farlo”.

Zaia non manca anche oggi di elencare i crimini commessi in Veneto e riportati dalle cronache: “Nel Veneziano un vigilante rapinato con la pistola al petto dell’incasso dei parcheggi dei bus turistici per Venezia; ladri in un centralissimo appartamento a Mestre, dentro al quale riposavano due anziani coniugi (e se si fossero svegliati cosa succedeva?); ladri in azione all’asilo di Maerne; altri due furti a San Nicolò di Portogruaro; la security di un locale notturno a Fossalta aggredita a bottigliate da un gruppo di violenti; due quindicenni picchiati di brutto dai bulli al Lido. Nel Padovano colpo grosso da centomila euro nello studio di un dentista di Sant’Angelo di Piove; quattro abitazioni e un negozio assaltati a Vigonza; ladri in un negozio di Vigodarzere (per fortuna traditi dal rumore del piccone che stavano usando); un nigeriano travolto con l’auto e rapinato di 50 euro alla Stanga a Padova; la bellezza di 30 chili di eroina pizzicati in casa di un albanese sempre a Padova. Il tutto mentre a Este rivolgono un Sos sicurezza al prefetto e a Teolo si organizza un corteo per denunciare l’escalation dei furti. Nel Trevigiano registriamo un’ondata di furti a Villorba che non risparmia nemmeno l’oratorio; spariti gioielli e soldi da una casa saccheggiata a Farra di Soligo; a Conegliano i Carabinieri in congedo vengono in aiuto per fermare le aggressioni dei bulli sugli autobus; a Maserada Postamat svuotati; a Oderzo i parcheggi sono invasi da mendicanti molesti e aggressivi e la gente non ne può più. Intanto anche la popolosa Montebelluna sta imboccando la strada della polizza assicurativa per i cittadini derubati. Nel Veronese un solo caso, ma raccapricciante: hanno rubato persino l’elemosina in chiesa a Villafranca. Nel Bellunese fortunatamente niente da segnalare, se non una ressa di cittadini al Comune di Limana che ha attivato la polizza anticrimine per i derubati, evento che deve far molto riflettere”.

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