"Voterò Rodotà". Un post secco, poco prima di entrare in Aula, di Daniela Sbrollini mette a nudo la spaccatura nel Pd sul nome di Franco Marini. Persino l'ex portavoce del segretario del Paritito Democratico, Alessandra Moretti, non è convinta della scelta dei vertici: "Questa sera mi sono astenuta sul voto a Marini perché ritengo che il nostro candidato alla Presidenza della Repubblica debba trovare una più ampia condivisione all'interno del gruppo parlamentare del PD nonché riscontrare maggiore consenso nella nostra base". L'APPELLO DEL SINDACO

Scontata invece la posizione di Filippo Crimì che, essendo renziano, seguirà l'intenzione della corrente guidata dal sindaco di Firenze, che ha annunciato che voteranno Rodotà. Sofferta la posizione di Federico Ginato: "Ho votato contro questa scelta (Marini) perché era evidente che il nome di Marini non trovava la condivisione di buona parte dei deputati e ritenevo fosse necessario una scelta diversa e più condivisa ma voglio anche dire che difendo la libertà dei miei colleghi di aver deciso diversamente..c'è stata una discussione tesissima e ognuno ha deciso secondo coscienza".