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Elezioni, botta e risposta Formisano-Rucco

Il segretario del Pd cittadino ha attaccato il sindaco di Vicenza per la vicenda degli assessori candidati alle politiche. Non si è fatta attendere la replica di Rucco

Continua la polemica sugli assessori. Dopo le accuse del gruppo consigliare “Per una Grande Vicenza», è toccato al segretario del Pd vicentino, Federico Formisano. Questa volta, però, Rucco ha deciso di rispondere

LE ACCUSE DI FORMISANO

«"La grande fuga" è un famoso film degli anni '60 – inizia la nota inviata da Formisano -. In questi giorni a Palazzo Trissino probabilmente stanno girando un remake di quel grande capolavoro cinematografico: sono ben tre infatti gli assessori della Giunta Rucco che tentano la scalata al Parlamento. Rucco è un sindaco sempre più solo ed è evidente che al suo futuro non credono più neanche i suoi compagni di strada: non si spiegherebbe altrimenti come mai Giovine, Ierardi e Zocca a 9 mesi dalle elezioni amministrative scelgano di candidarsi in parlamento».

«Dopo le elezioni politiche del 25 settembre – prosegue -, se i tre candidati fossero eletti, arriverebbero addirittura a nove i cambiamenti nella Giunta in soli quattro anni: Cicero, Zoppello, Maino, Dotto, Lunardi, Tosetto, Giovine, Ierardi, Zocca. In sostanza, è come se Francesco Rucco avesse cambiato un'intera Giunta: ormai in Comune è diventato un lavoro anche cambiare le targhe sulle porte degli assessorati. Tra tutte la scelta più paradossale è proprio quella di Marco Zocca: nominato "super assessore" da pochi giorni, con l'aggiunta della delega al Sociale sottratta a Matteo Tosetto, e già in partenza per Roma. Una storia che evidenzia un turn over al limite dell’improvvisazione, tra assessori cacciati e assessori che vogliono scappare. Appare evidente l’incapacità di fare squadra tra le anime politiche del centrodestra, così come lo scarso appeal del sindaco nei confronti della sua stessa maggioranza. D'altronde, se davvero gli esponenti della destra vicentina considerassero prioritario il futuro della città avrebbero tutti l'ansia di abbandonare la nave e di scappare a Roma?»

«Come tutti sanno – conclude -, l’eventuale rielezione del sindaco Rucco è tutt’altro che certa: lo si intuisce dalla frenesia delle dichiarazioni, dalla corsa a recuperare i ritardi su tutte le opere pubbliche annunciate in pompa magna negli anni scorsi, dal terrore di incontrare i cittadini nei quartieri in assemblee pubbliche per discutere dei problemi della città. Un'ultima menzione per un altro esponente della Giunta Rucco: Matteo Celebron, che tanto avrebbe fatto e brigato in questi mesi per provare ad andare a Roma e invece è stato costretto suo malgrado a restare a Palazzo Trissino.  Al suo posto va in lista un'altra figura chiave per l'Amministrazione cittadina e provinciale: Giuseppe Castaman, il Presidente di Viacqua. Anche lui, probabilmente, avendo fiutato l'aria preferisce scappare verso Montecitorio il prima possibile. In questo clima e in queste condizioni per Rucco anche governare l’ordinaria amministrazione è davvero un impegno impossibile. E tutto questo continua ad avvenire a danno dei cittadini di Vicenza».

LA RISPOSTA DI RUCCO

«Capisco che Federico Formisano sia nervoso perché deve giustificare alla sua base in rivolta l’incapacità di imporre candidati vicentini – la risposta del sindaco Francesco Rucco - e il dover subire le truppe aviotrasportate da Roma che sanno a malapena individuare Vicenza sulla carta geografica. Capisco il nervosismo di Formisano per non essere riuscito a mettere in crisi la maggioranza sull’endorsement Pd a Tosetto, e capisco anche il suo nervosismo per dover assistere ad un centrodestra che investe su talenti vicentini mentre il suo partito umilia i propri lasciandoli a casa. Capisco tutto e a Formisano, che si arrampica sugli specchi per giustificare l’impossibile, diamo tutta la solidarietà umana del caso, però arrivare alla fantasia di una narrazione che vedrebbe gli assessori di Rucco in fuga dalla giunta significa pensare che chi legge possa credere a qualunque cosa».

«Non c’è nessuna fuga da Palazzo Trissino – prosegue Rucco -, il lettiano Federico Formisano può stare sereno perchè se leggesse i giornali prima di mandare i comunicati saprebbe che il sindaco Francesco Rucco ha già concordato con i candidati che, se eletti, resteranno al loro posto almeno fino alla fine del mandato. Non è difficile, e Formisano dovrebbe sapere che non ci sono incompatibilità tra i due ruoli, per cui la città ne uscirebbe rafforzata e forse avere rappresentanza del capoluogo a Montecitorio sarebbe un beneficio per tutti, perchè i nostri parlamentari sono abituati a lavorare per Vicenza, mentre ci ricordiamo tutti come il Pd si sia adoperato per Vicenza Capitale della Cultura o per l’acquisto da parte dello Stato di Palazzo Thiene. Questo è il Pd, caro Formisano, quindi capisco il nervosismo per una giunta che esce rafforzata, ma non, come dicono a Roma, il rosicare a vuoto».

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