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Elezioni Comunali, Otello Dalla Rosa: "Fondamentale il restyling completo del Menti"

Il candidato sindaco del centrosinistra spiega i punti del suo programma e sullo Stadio: "In caso di vittoria subito un tavolo con chi vincerà l'asta per il Vicenza Calcio, questa struttura è un asset importantissimo"

Otello Dalla Rosa, vicentino 49enne, candidato sindaco del centrosinistra, pur essendo iscritto al Pd si definisce "senza incarico di partito". "Nel momento in cui ci si candida al ruolo di primo cittadino diventi civico per definizione", precisa parlando del programma e della tornata elettorale di maggio. E tra i punti anche una riflessione sullo stadio Menti: "Quando si andrà a votare l'asta sarà conclusa e se saremo noi al governo della città faremo subito un tavolo per sistemare al meglio questo asset fondamentale per la città di Vicenza. 

La presentazione del suo programma al Comunale è stata un successo di pubblico ma il Pd ha avuto una caduta anche a Vicenza con il voto delle politiche. È preoccupato?

Certo il Pd ha avuto una flessione ma penso sinceramente che siano due partite diverse le politiche e le comunali. In città l'elettore non fa una scelta ideologica ma sceglie un progetto di città. Per quanto ci riguarda  stiamo appunto componendo un'idea di città vicina ai cittadini e  un rinnovamento importante della squadra di governo dalla quale ripartiamo. 

In sintesi, quali sono i punti del programma del centrosinistra?

Qualità della vita, quindi quartieri, ambienti, sicurezza. La vicenza del futuro deve sfruttare tre assi fondamentali: università, sistema e impresa, compreso Aim e il patrimonio della cultura. Poi c'è il capitolo della Vicenza del fare: quattro macroprogetti sui quali lavoreremo e cioè il piano delle periferie che e in fase di partenza, il parco della pace, e il quarto tema che è il fondo immobiliare per razionalizzare gli immobili comunali. Nell'ambito dei grandi progetti c'è poi il tema della nuova Bertoliana, che deve diventare assieme a Basilica, Palazzo Chiericati, Santa Corona e Teatro Olimpico, uno dei gioielli della città. Vogliamo realizzare un progetto all'avanguardia. 

Altro punto importante è lo stadio, tema quanto mai attuale vista la crisi del Vicenza Calcio. Avete nel cassetto qualche proposta?

Un discorso sullo stadio si può fare ovviamente dopo l'asta ma è chiaro che il Menti è un asset fondamentale. Il Comune oggi non ha le risorse per regalare una nuova struttura alla città quindi è fondamentale capire che progetti avrà  la società che si aggiudica il Vicenza Calcio. Per quanto ci riguarda se ci saremo noi al governo avremo il dovere di affiancarci a un progetto che valorizzi la squadra cittadina. Penso che la strada migliore sia recuperare il Menti, come hanno fatto a Udine con il loro stadio. Quindi coprirlo e renderlo bellissimo e valutare delle possibili sinergie commerciali di collegamento del mondo calcistico nell'area circostante. 

Sulla questione sicurezza invece non si può non parlare di Campo Marzo, altra nota dolente della città...

Per Campo Marzo il nostro programma prevede di avviare un concorso europeo di progettazione funzionale che deve ospitare delle attività di vario tipo per riqualificarlo, a cominciare dal fattore sportivo ma non solo. Ad esempio delle strutture mobili di qualità per renderlo una specie di rambla cittadina. Ovviamente serve una vigilanza seria del sito perché il vicentino deve muoversi sicuro ma non solo a Campo Marzo. In questo senso ci sarà una riflessione sul ruolo della polizia municipale e sugli agenti di quartiere in alcune zone.

Tornando alle elezioni, considera il suo programma in una linea di continuità con il governo Variati"

Non sono né continuo né discontinuo. Io ho un percorso personale diverso da quello degli altri candidati vengo dal mondo dell'impresa e ho intenzione di mettere a disposizione della città la mia esperienza. Diventare sindaco oggi significa gestire una città che tra Tav, Parco della Pace e Tangenziale sarà riempita di cantieri. Per affrontare questo secondo me è necessario uno spirito manageriale. Anche se sono iscritto al Pd non ho incarichi di partito: nel momento in cui uno si candida a fare il sindaco per definizione diventa "civico" perchè al centro rimane solo la città, i suoi problemi e i suoi programmi.

Cosa pensa della crisi nel centrodestra? Mantovani sembrava un avversario temibile...

Ho rispetto per tutti i candidati sindaco. Sicuramente Mantovani è un avversario di tutto rispetto e sono solidale con lui per come lo stanno trattando. Credo che una competizione elettorale debba avere una sana competizione. Di sicuro quello che sta succedendo nel centrodestra, con forze che si presentano così diverse, non può far bene alla città. Il primo requisito per governare è la coesione. 

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