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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Tav, Spv e bracconaggio: il fronte ecologista alza la voce

Mentre Europa verde si concentra sull'attraversamento dell'Alta velocità nel capoluogo berico nonché sullo spinoso dossier «zoomafia», il Covepa fa un paragone tra la Superstrada pedemontana e la cugina tedesca Monaco-Garmisch: che viene descritta come sotterranea «piena di cemento, brutta» e molto salata rispetto a quella bavarese «che è gratuita»

Dopo la presa di posizione di avantièri, oggi 13 agosto Europa verde torna sul tema dell'attraversamento del Tav per il quartiere Ferrovieri denunciandone le criticità e sollecitando la giunta comunale del capoluogo berico capitanata dal sindaco Francesco Rucco ad incontrare di persona i residenti per spiegare loro in che termini la grande opera impatterà in loco. Questo è quanto chiede l'ex consigliere comunale vicentino Daniele Ferrarin (che da poco ha aderito ai Verdi di Ev) in una nota diramata per l'appunto oggi. E sempre oggi è la consigliera regionale Cristina Guarda, che pure milita tra le fila di Europa verde, a diramare un breve dispaccio in cui si dice preoccupata per il recente rapporto della Lega antivivisezione, la Lav, che nel suo «ventitreesimo rapporto» sul bracconaggio nel Veneto pone il Vicentino al primo posto.

«Sono dati - spiega Guarda - che preoccupano perché confermano quanto poco rispetto ci sia nei confronti dell'ambiente e della fauna da parte di molti cacciatori. Chi preda senza regole priva le future generazioni di una fetta consistente di fauna locale con evidenti ripercussioni su tutto l'eco-sistema veneto e un conseguente danno ambientale impossibile da valutare compiutamente». Si tratta di parole che pesano come pietre anche perché Guarda nel distillare il suo j'accuse parla di espressamente di «zoomafia». Ad ogni modo nella provincia berica rimane effervescente il fronte della galassia ecologista. Ieri infatti il Covepa, l'associazione che da anni contesta la Superstrada pedemontana veneta, ha pubblicato un intervento sul blog del coordinamento.

Un intervento, corroborato anche da un video, in cui si mette a confronto l'infrastruttura in via di completamento (che dovrà connettere Spresiano nel Trevigiano con Montecchio Maggiore nel Vicentino), con la Bab 96. Quest'ultima è una autostrada tedesca in via di completamento (una volta ultimata connetterà Monaco di Baviera a Garmisch-Partenkirchen) «che per lunghezza e finalità trasportistiche potrebbe essere comparabile con la Spv» fa sapere l'architetto Massimo Follesa ai taccuini di Vicenzatoday.it. Ad ogni modo Follesa, che è il vicepresidente del Covepa, nella sua nota chiama l'infrastruttura germanica la Pedemontana bavarese. Tanto che «la pedemontana bavarese - si legge - è gratuita e trafficata l'altra, quella veneta, è a pagamento e vuota. Quella tedesca è verde e bella, l'altra la veneta è sottoterra, piena di cemento e brutta. Le differenze sono evidenti, saltano agli occhi subito, sia nel numero dei mezzi, troppo evidente la sproporzione dei mezzi tra le due infrastrutture, sia nel pedaggio, dato che sulle infrastrutture tedesche pagano solo i mezzi pesanti, rilevati senza caselli tramite transponder. Ma non solo, vale la pena di valutare l'inserimento paesaggistico ambientale della strada tedesca».

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