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M5S-Lega e Covid-19, è scontro sulle Rsa regionali

I Cinque stelle accusano la giunta di tergiversare sulla commissione d'inchiesta che palazzo Ferro Fini dovrebbe istruire dopo le morti da coronavirus negli istituti per anziani del Veneto: frattanto sul caso Villa berica il vertice della clinica del Gruppo Garofalo non risponde alle domande di Vicenzatoday.it

Non è ancora chiaro se il Consiglio regionale del Veneto darà o meno il via ad una commissione d'inchiesta sui decessi da Covid-19 registrati nelle case di riposo per anziani meglio note come Usa. Ieri 11 maggio per per vero è andato in scena un violento botta e risposta tra l'opposizione (più segnatamente il M5S) e la giunta regionale leghista. I primi con una nota diramata proprio ieri hanno lanciato accuse verso palazzo Balbi dando ad intendere che la maggioranza di centrodestra non sia molto incline a dare il via libera alla commissione perché dal lavoro del gruppo potrebbe emergere qualche verità scomoda. In questo contesto il Vicentino è una delle province in cui le polemiche sono esplose a più riprese: nel capoluogo, nell'Alto vicentino, nella Bassa, sull'Altopiano sino al Bassanese (nel quale da giorni infuria una polemica al vetriolo che ha colpito in special modo la Rsa Villa Serena anche in ragione del fatto che ai familiari non è concesso nemmeno di comunicare al telefono con gli anziani non autosufficienti).

Sull'altro versante c'è giustapposto l'esecutivo regionale che sempre ieri ha replicato per bocca dell'assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin (Lega), il quale oltre a reputare speciose le critiche del M5S spiega che la maggioranza non ha alcun problema a dire sì ad una commissione di inchiesta sempre però che questa non ostacoli eventuali inchieste della magistratura. La risposta di Bottacin però ha mandato in fibrillazione il mondo dei familiari che hanno i loro anziani ospitati nelle Rsa: il motivo è presto detto. Bottacin dovrebbe sapere, che la magistratura si occupa di indagini di tipo penale, ma sotto il profilo amministrativo è proprio la Regione a sovrintendere le attività delle casi di riposo: motivo per cui una commissione di inchiesta non è solo possibile sul piano giuridico ma è anche doverosa sul piano della opportunità. Questa almeno è la reazione che, a mezza bocca, si sta diffondendo tra i parenti degli assistiti.

Frattanto si avvertono ancora le eco della querelle seguita al caso di coronavirus riscontrato all'interno della clinica privata Villa Berica. Sui social network, sia per la presa di posizione di alcuni sindacati, sia dopo un approfondimento in forma di intervista pubblicato da Vicenzatoday.it, le polemiche sono schizzate a mille. Chi scrive ha anche chiesto di poter intervistare i vertici della struttura di via Capparozzo che fa parte del Gruppo Garofalo, uno dei più importanti del settore. Epperò Marco Dal Brun direttore della clinica, ha preferito non rispondere ad alcuna domanda.

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