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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Meno soldi a chi limita i video poker, Ginato Pd: "Inaccettabile"

L'onorevole vicentino Federico Ginato stigmatizza l'emendamento Chiavaroli, Ncd, che che taglia i trasferimenti statali a Regioni e Comuni che abbiano tentato di limitare con regolamenti, ordinanze o leggi la proliferazione indiscriminata degli apparecchi di gioco

“E’ inaccettabile che al Senato la maggioranza abbia approvato un emendamento* della senatrice Chiavaroli (Ncd) al Decreto recante misure finanziarie per gli Enti Locali che taglia i trasferimenti statali a Regioni e Comuni che in vario modo abbiano tentato di limitare con regolamenti, ordinanze o leggi la proliferazione indiscriminata degli apparecchi di gioco nelle nostre comunità. Alla Camera con molti colleghi siamo pronti a condurre un’opposizione durissima affinché la norma approvata venga immediatamente cancellata”.

E’ il commento dell’on. Federico Ginato (PD) della Commissione Finanze della Camera che ha coordinato per il PD i lavori sull’art.14 della Delega Fiscale, articolo che definisce principi chiari e stringenti per la riorganizzazione dell’intero settore del gioco d'azzardo. L'on. Ginato negli ultimi giorni, durante la discussione della legge di stabilità in Commissione Bilancio, ha presentato emendamenti (poi rigettati) per aumentare il prelievo fiscale su alcune tipologie di giochi.

VICENZA CONTRO LA LUDOPATIA

*L’emendamento recita che “in coerenza con il principio di perequazione ed equilibrio finanziari” tra livelli di governo, ed in attuazione dello stesso, qualora interventi legislativi regionali ovvero regolamentari di autonomia degli enti territoriali, aventi ad oggetto misure in materia di giochi pubblici riservati allo Stato non coerenti con l’assetto regolatorio statale di settore, determinino nel corso di un esercizio finanziario minori entrate erariali, anche di natura non tributaria, ovvero maggiori spese statali, anche a titolo di eventuale risarcimento del danno nei riguardi dei concessionari statali per la gestione della raccolta dei giochi pubblici, a decorrere dall’esercizio finanziario successivo sono attuate riduzioni degli ordinari trasferimenti statali a favore delle regioni ovvero degli enti locali che hanno deliberato tali interventi in misura corrispondente all’entità delle predette minori entrate ovvero maggiori spese. Le riduzioni cessano a decorrere dal momento nel quale tali interventi legislativi e regolamentari sono abrogati o revocati o comunque modificati in modo tale da risultare coerenti con l’assetto regolatorio statale in materia di giochi pubblici”

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