La Cgil considera l'istituzione di un registro delle coppie di fatto anche a Vicenza un atto di civiltà. "Una società è civile quanto più è inclusiva e riconosce legittimi diritti a cittadini e cittadine, nessuno escluso", lo afferma in una nota la segreteria della Cgil di Vicenza. "Vicenza non è più (o solo) 'tradizionalista e cattolica' come qualcuno si ostina a dipingerla", prosegue la Segreteria delle Cgil berica, "ma una città del suo tempo, che già riconosce la pluralità delle sensibilità e delle scelte personali".

E sottolinea il sindacato di via Vaccari: "Una città aperta è una città più ricca, più accogliente, persino più attrattiva per le persone e per le imprese". "In questo momento di generale difficoltà", conclude la Cgil vicentina, "riconoscere la famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi, permette di acquisire diritti civili fondamentali e di cementare una solidarietà di cui c'è dannato bisogno". La Cgil berica invita l'Amministrazione comunale di Vicenza a procedere e ad essere di buon esempio nei confronti degli altri 120 Comuni della provincia.