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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Berlato e Finco sui lupi: "Risarcimento danni e contenimento"

I due consiglieri chiedono alla giunta di abbandonare subito il progetto Life Wolfalps e invocano l'intervento del governo

Da numerosi incontri tenutisi in questi ultimi mesi sul territorio veneto è emersa la forte preoccupazione da parte di molti sindaci ed amministratori locali per le ripercussioni negative che si stanno creando a danno del turismo e delle varie attività produttive, oltre allo stato di comprensibile disagio percepito dai cittadini nel vedere minacciata la loro sicurezza per la presenza crescente delle popolazioni di lupo.

Gli allevatori veneti, già provati dalle difficoltà causate dalla grave crisi economica che sta stritolando le loro attività, non possono permettersi il lusso di sostenere ulteriori costi aggiuntivi legati alle predazioni dei branchi dei lupi che stanno imperversando in alcune aree della nostra regione, causando, oltre ai danni materiali per gli animali di allevamento sbranati, anche uno stato d'animo gravato da una comprensibile apprensione, tale da indurre molti di loro ad abbandonare le proprie attività con il conseguente abbandono del territorio che causerà gravi ripercussioni per la salvaguardia del territorio stesso e dell'ambiente.

La preoccupazione della popolazione e degli allevatori nei confronti della diffusione del lupo sul territorio veneto ha spinto i consiglieri regionali Sergio Berlato (Fratelli d'Italia, An, Movimento per la cultura rurale) e Nicola Finco (Lega Nord) a presentare una mozione in consigilio per chiedere alla giunta di abbandonare subito il progetto Life Wolfalps. Quest'ultimo si sarebbe rivelato una dimostrazione "di come si possano sperperare ingenti quantità di risorse pubbliche". 

Berlato e Finco invitano la giunta a "procedere al pagamento di tutti i danni diretti ed indiretti causati dalla predazione dei lupi sul territorio veneto entro e non oltre sei mesi dalla data dell'accertamento effettuato dalle autorità competenti; ad installare, a spese dell'Ente pubblico ed in collaborazione con gli allevatori interessati, tutti i sistemi di prevenzione atti a scongiurare il più possibile le predazioni dei lupi ed i danni diretti ed indiretti dagli stessi provocati".

Chiedono inoltre al governo nazionale di "attuare subito il Piano di gestione e di contenimento del lupo, così come del resto avviene negli altri paesi membri dell'Unione europea, in modo da garantire la compatibilità tra la presenza di questo grande carnivoro e le attività umane, soprattutto se esercitate in ambienti fortemente antropizzati come, ad esempio, la Lessinia e l'Altopiano dei Sette Comuni".

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