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Dal Molin: "15mila americani a Vicenza, ora parta l'integrazione"

Dopo il secco "no" dell'amministrazione al progetto usa per la base Pluto, arriva l'appello di Nereo Galvanin, coordinatore cittadino del PDL e di Roberto Cattaneo, componente del direttivo del Pdl di Vicenza città

“Che si stia avvicinando una stagione di elezioni non vi è alcun dubbio e, se ve ne fosse  qualcuno, basterebbe l’atteggiamento assunto dal sindaco Variati sulla questione della base Pluto per rendersene conto. Superato il muro delle elezioni politiche subito a ridosso vi sarà quello delle amministrative: il sindaco Variati correrà per ottenere il rinnovo del mandato. Però da qualche tempo con alcuni dei suoi  alleati, quelli del Presidio e del Movimento No Dal Molin, non sembra avere rapporti idilliaci come cinque anni or sono quando lo fecero vincere per poche centinaia di voti". 

E' l'esordio della dichiarazione congiunta rilasciata da Nereo Galvanin, coordinatore cittadino del Pdl e di Roberto Cattaneo, componente del direttivo del Pdl di Vicenza città: "Per riconquistare la loro benevolenza allora Variati rispolvera, seppur con qualche cautela linguistica, il suo pacifismo a binario unico, quello che maschera il puro e semplice antiamericanismo a 360 gradi. Il no secco che egli pronuncia, anche se del tutto privo di valenza giuridica e competenza territoriale, viene dichiarato contro la riqualificazione di una Base, quella di Longare, che esiste già da tantissimi anni" proseguono. 

"Variati si fa scudo con due motivazioni. La prima quella relativa alla viabilità, cosa questa che per il Comune di Longare è già stata adeguata con il superamento dell’attraversamento del centro del comune per mezzo di un  raccordo già aperto al traffico, e che comunque è questione che riguarda quella amministrazione" affermano.

"La seconda nel ripescare un atteggiamento ideologico richiamandosi ai valori della pace e della non violenza. Fa specie che il sindaco di Vicenza si preoccupi della viabilità di Longare e si dimentichi del ponte di Debba e di tutti gli sconquassi viabilistici, frutto della grande operazione elettoralistica “tesoretto in asfalto”, che  stanno  verificandosi in città - proseguono - Ricordiamo a Variati che a livello regionale è stato dato il via libera alla costruzione/ristrutturazione della base Pluto e che si tratta di una struttura molto contenuta".

"Un problema che certamente esiste quello della viabilità a Vicenza, ma questo indipendentemente dalla presenza americana. E’ frutto di una organizzazione del territorio irrazionale e  urbanisticamente  incurante  della difesa  autentica del territorio - spiegano - Proprio in relazione alla Riviera Berica, che è la  strada che congiunge Vicenza a Longare, la soluzione viabilistica  adottata per il superamento di Piazzale Fraccon, è la dimostrazione palese della incompetenza e della noncuranza verso l’ambiente e i Colli Berici". 

E la conclusione: "Chiediamo al sindaco  perché non ha declamato il suo demagogico e ideologico "no” anche quando si è trattato di sottoscrivere i contratti tra governo americano le Aim, oppure un "no" alle assunzioni di lavoratori italiani e soprattutto vicentini, e non ha vietato ai vicentini di affittare agli americani le case?"

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