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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Annullato il convegno su Priebke ma è polemica, Bulgarini: "Solo per motivi di sicurezza"

Per motivi di sicurezza sarà annullato il convegno "Oltre il '900, verso verità e giustizia". Il vicesindaco di Vicenza però sottolinea: "Rifiuto l'idea di una censura preventiva, e chiunque si voglia definire democratico non può che pensarla così"

“Revocheremo l'autorizzazione all'utilizzo della sala convegni di Santa Corona a seguito della forte preoccupazione che mi hanno espresso le forze dell'ordine per la concomitanza con una manifestazione di segno molto diverso, organizzata nello stesso giorno prima che questo evento venisse presentato”.

Questo l'annuncio del vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci dopo aver partecipato, stamani, ad un vertice in Prefettura con Questura e comandanti delle forze dell'ordine per esaminare la concomitanza, sabato 7 settembre, del convegno “Oltre il '900, verso verità e giustizia”, a cui avrebbero partecipato tra gli altri due esponenti del NPD tedesco e il legale del capitano delle SS Erich Priebke, e il corteo di protesta dei movimenti contro la nuova base americana.

SCELTA A MALINCUORE “Prefettura e Questura – precisa Bulgarini d'Elci – mi hanno espresso forti preoccupazioni di ordine pubblico in merito alla contemporaneità dei due eventi, raccomandando all'amministrazione comunale, pur non potendoglielo ordinare, di revocare l'autorizzazione all'incontro di Santa Corona. In assenza di questa raccomandazione, che sarà formalizzata in un verbale della Prefettura di cui attendo copia, l'amministrazione non avrebbe avuto a mio avviso il potere per così dire politico di vietare l'incontro, potere che io considero estremamente pericoloso perché prefigura la possibilità di abusi censori nei confronti di opinioni semplicemente diverse o sgradite.

E nemmeno, sempre a mio avviso, avrebbe dovuto volerlo fare. Credo infatti che il valore che attribuiamo alla libertà di pensiero e di espressione sia messo davvero alla prova esattamente quando dobbiamo accettare che vengano espresse idee e tesi anche radicalmente opposte a quelle in cui crediamo e per cui ci battiamo. Non solo: il convegno in questione non aveva un oggetto che violasse evidentemente le leggi esistenti. Se poi qualcuno dei relatori avesse sostenuto tesi, per dire, xenofobe o estremiste, se ne sarebbe assunto la responsabilità persino penale, e avrebbe meritato una giusta e sacrosanta reazione opposta: reazione culturale, dialettica, politica. Ma rifiuto l'idea di una censura preventiva, e chiunque si voglia definire democratico non può che pensarla così. Viceversa, a seguito delle indicazioni delle forze dell'ordine ho ritenuto indispensabile, per assicurare la miglior tutela dell'ordine e della tranquillità in città senza dover militarizzare il centro storico o peggio rischiare inutili scontri, dare mandato agli uffici di procedere alla revoca dell'autorizzazione, informando gli organizzatori. Formalizzeremo la decisione non appena avremo ricevuto il verbale prefettizio”.

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