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Amnistia, Berlato del Pdl: "Chi ha sbagliato paghi"

L’onorevole Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore per la provincia di Vicenza del Popolo della Libertà, interviene nel dibattito circa un eventuale provvedimento su indulto e amnistia

“Esprimiamo la più netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di indulto od amnistia. Sarebbe immorale, ingiusto e diseducativo concedere la libertà a chi non ha saldato il suo debito con la giustizia. Ricordiamoci che spesso per ogni reato c’è una vittima che non deve essere oltraggiata.”. Interviene così Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore per la provincia di Vicenza del Popolo della Libertà, rispetto al dibattito circa un eventuale provvedimento su indulto e amnistia provocato dalle dichiarazioni del presidente della Repubblica per risolvere il sovraffollamento delle carceri italiane. SONDAGGIO: AMNISTIA, SI O NO?

“Lo Stato – prosegue l’europarlamentare – deve garantire la certezza della pena e che questa venga pienamente espiata. Provvedimenti come l’indulto e l’amnistia rischiano di ingenerare nell’opinione pubblica la sensazione di vivere in un Paese dove i furbi in qualche modo se la cavano sempre. In tempi di così profonda crisi, dove chi si guadagna da vivere onestamente fatica ad arrivare alla fine del mese, è un messaggio che non si deve mandare.”. “Ci rendiamo perfettamente conto delle condizioni dei detenuti nelle carceri italiane – continua Berlato nella nota - è un problema che va risolto attraverso una migliore gestione delle risorse ed una riforma complessiva del sistema delle carceri, unita ad una sempre maggiore applicazione di forme detentive alternative per i reati minori, atte a favorire il recupero ed il reinserimento dei detenuti nella società”. ZAIA: COSTRUIRE PIU' CARCERI

Non è liberando tutti che si ottengono risultati apprezzabili. I provvedimenti tampone come quello proposto sono totalmente inutili ed anche pericolosi. Abbiamo già visto nel 2006 come un’elevata percentuale dei soggetti che beneficiarono dell’indulto tornarono a commettere gli stessi od altri reati. Non ripetiamo quell’esperienza”. “Per quanto riguarda le strutture carcerarie – afferma in conclusione l’europarlamentare - credo sia opportuno un ragionamento rispetto al recupero di quelle costruite e mai utilizzate, optando anche per l’utilizzo di caserme ed altri immobili pubblici abbandonati, senza dimenticare di fornire alla Polizia penitenziaria le adeguate risorse per svolgere il suo lavoro”.

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