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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Abalti: "Accusato di lesa maestà? Che noia"

Prosegue a colpi di comunicati la discussione interna del Pdl. la risposta di Abalti a Sorrentino

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

I panni sporchi si lavano in casa solo quando chi dissente dalla linea (quale?) del partito cittadino fa dichiarazioni alla stampa. Se lo fa Sorrentino distribuendo giudizi sommari anche sul sottoscritto invece va bene. Questo Pdl doppiopesista, settario e intollerante e' il contrario del partito liberal a cui ci hanno abituato i nostri leader nazionali. Ma questo dovrebbero capirlo i miei colleghi che oggi si stracciano le vesti perché qualcuno ha osato criticare. Lesa maestà? Che noia....

La replica di Galvanin, Rucco e Sorrentino di oggi conferma punto per punto che la mia analisi sulla situazione di chi dirige il Pdl cittadino e' esatta. Ad un appello all'unita' e al superamento delle divisioni si risponde con l'attacco, un classico di chi non ha argomenti. Sorrentino confonde la politica con Belen e fa il sacerdote del pensiero unico tentando di involgarire un dibattito su un tema come quello delle strategie del partito che evidentemente non gli e' familiare. Lo invito a rileggersi le mie dichiarazioni e se ha delle difficolta' a comprenderne il senso gli posso gratuitamente fornire delle schede interpretative facili facili. Rucco, come da copione, non entra nel merito delle critiche ma attacca sulle mie assenze dalle riunioni, quando in un regime di dialettica democratica normalmente ci si confronta.

A fronte delle mie assenze un capogruppo si fa qualche domanda e si preoccupa di confrontarsi, ma ciò non e' mai avvenuto, come se alla fine non gli dispiacesse poi tanto. Ma il migliore rimane il coordinatore cittadino che, unendosi al coro del pensiero -sic- unico parla di provvedimenti a livello regionale e conferma di voler trasformare il partito nella setta dei suoi amici. Nessuno parla di strategie vere sul futuro del Pdl in città, il tema delle alleanze viene accuratamente evitato e soprattutto quello del candidato sindaco deve restare un argomento per gli iniziati del Verbo. Quindi le domande rimangono senza risposta e le mie considerazioni oggi sono ancora piu' vere di ieri, gli interventi dei colleghi non dicono niente e alimentano solo il fuoco della polemica. Investirò anch'io gli organi regionali e, cosa che Galvanin artatamente evita, provinciali del partito perché le strategie per il futuro della città non sono un affare privato di Galvanin e dei suoi vecchi e nuovi compagni, ma di tutto il Pdl. Poi vediamo a chi arriveranno le tirate d'orecchi.

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