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Bressan, Pdl: il “dado è tratto”, ora su “Energia Veneta” si faccia chiarezza

Interrogazione in Consiglio Regionale sui consorzi di bonifica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

Avevo scritto a tutti i consiglieri regionali chiedendo l’interessamento della Regione veneto su “Energia Veneta” la neonata società controllata del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta e la questione – come speravo - "sbarca" in laguna.

Se ne parlerà infatti a Venezia sulla scorta di una interrogazione depositata oggi in Consiglio regionale del veneto dal Capogruppo dell’IDV Gustavo Franchetto che fa proprie le preoccupazioni espresse da più parti ed è chiara fin dal titolo “ANCHE I CONSORZI DI BONIFICA ORA CREANO SOCIETA’. ALTA PIANURA SFORNA “ENERGIA VENETA”. UN ALTRO CARROZZONE?.”- così esordisce Alberto Bressan consigliere comunale del PDL a Schio Il Capogruppo dell’IDV nel suo documento interroga il Presidente Zaia citando le dichiarazioni del sottoscritto che sottolineavano come la “creazione di nuovi centri di costo è in antitesi con la razionalizzazione degli enti e delle società afferenti all’ente regionale”. Ma anche quelle del Presidente della provincia di Verona Giovanni Miozzi (PDL) che definisce la creazione della nuova società come una decisione “senza logica”.

Per finire con quelle del Presidente della Coldiretti di Verona Damiano Berzacola che punta il dito sui costi dell’operazione. Ora il “dado è tratto”. E sono convinto che la Regione – continua il consigliere scledense del PDL - valuterà con attenzione le questioni sollevate dall’interrogazione ossia se “è proprio necessario costituire una nuova società per continuare a fare ciò che un Consorzio, da solo, ha sempre fatto?”, e ancora  “perché, con la fusione di tre Consorzi in APV, non si trovano le professionalità necessarie per gestire un settore di produzione energetica che, oltre a valorizzare i corsi d’acqua del vicentino, investa anche sul Fibbio e sul Tramigna nel veronese?”, e per finire si chiede all’Amministrazione regionale “se non ritenga opportuno sospendere l’iter della costituenda società, anche perché la governance dell’APV è sub iudice, dopo una sospensiva del Tar.”

E la questione, mai come nella giornata di oggi – “cade a fagiolo” visto che in Consiglio regionale proprio oggi, su proposta della la Giunta regionale nella figura dell’assessore Roberto Ciambetti ha discusso e approvato una Proposta di deliberazione – conclude Alberto Bressan - tesa a rivedere e razionalizzare le quote possedute dalla Regione Veneto in molte società partecipate, proponendo – proposta approvata – di uscire dal tutto dal capitale di alcune società finora partecipate, proprio in coerenza con una linea di rigore che su questi temi la giunta regionale sta portando avanti. Adesso aspetterò la discussione in Consiglio regionale e la risposta della Giunta su “Energie Venete” convinto che passerà la linea del rigore e della coerenza.  Schio, 28 luglio 2011

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