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“Estate sicura”, il servizio del Comune per anziani e persone sole

Torna il servizio “Estate sicura”: da sabato 15 giugno fino al 31 agosto, chiamando il numero telefonico 0444 221020, anziani e persone sole potranno avere una risposta tempestiva a inconvenienti o problemi di vario genere che possono verificarsi a causa delle criticità legate alle temperature elevate o anche solo per la sensazione di solitudine e scarsa protezione dovuta alla partenza per le vacanze di parenti ed amici

Torna il servizio “Estate sicura”: da sabato 15 giugno fino al 31 agosto, chiamando il numero telefonico 0444 221020, anziani e persone sole potranno avere una risposta tempestiva a inconvenienti o problemi di vario genere che possono verificarsi a causa delle criticità legate alle temperature elevate o anche solo per la sensazione di solitudine e scarsa protezione dovuta alla partenza per le vacanze di parenti ed amici.

Promosso dall'assessorato alla comunità e alle famiglie, e giunto ormai all'undicesima edizione, la rete interistituzionale e del privato sociale di “Estate sicura” è costituita da polizia locale, servizio decentramento, protezione civile comunale, consulta comunale degli anziani, Aim, Auser Filo d’argento, comando provinciale vigili del fuoco, consorzio Prisma, Ulss 6, Euroristorazione, Federfarma, Ipab, associazione Ozanam, Aim Amcps.

I dettagli dell'iniziativa sono stati presentati questa mattina a palazzo Trissino dal sindaco Achille Variati e dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala.

“Estate sicura è un servizio molto importante – ha sottolineato il sindaco –, perchè è quando la città si svuota per la chiusura per ferie dei negozi per ferie o per la partenza per le vacanze delle persone di riferimento che aumenta la sofferenza psicologica, e anche fisica, delle persone fragili”.

“Non si tratta di un numero di emergenza, che già esistono e sono ampiamente conosciuti – ha precisato l'assessore Sala -, ma di un numero di sostegno in grado di assicurare tanti piccoli servizi che permettono di mantenere la qualità della vita. E a volte il servizio serve anche solo per dare conforto e ascolto a chi si sente particolarmente solo”.

Il numero telefonico 0444 221020 sarà in funzione tutti i giorni (sabato e festivi compresi) dalle 7 alle 24: risponderà un operatore della polizia locale che metterà in contatto i cittadini in difficoltà con i servizi collegati al progetto di assistenza.

Varie le richieste che possono essere soddisfatte. Ad esempio, la consegna a domicilio dei pasti (a pagamento) oppure, in casi d’urgenza, interventi socio-sanitari o l’assistenza domiciliare con operatore. È possibile inoltre richiedere il ricovero urgente notturno all’albergo cittadino oppure usufruire della consegna a domicilio di farmaci con ricetta in orario diurno (servizio rivolto agli anziani ultrasettantacinquenni, diversamente abili, non autosufficienti) e in orario notturno e festivo solo con prescrizione urgente. Ancora, è possibile chiamare per piccole manutenzioni di emergenza (fabbro, falegname, idraulico, elettricista - a pagamento), per richiedere il pronto intervento a causa di guasti nell’erogazione di acqua, luce e gas e, infine, anche solo per conoscere le attività di animazione in ambienti climatizzati nelle circoscrizioni.

Quest'anno peraltro l’iniziativa contempla al suo interno anche la campagna di sensibilizzazione “Non lasciamoli soli”, con la quale si invitano i residenti degli alloggi Erp (Ater e Aim Amcps) a segnalare allo 0444 221020 le eventuali situazioni di disagio o di solitudine dei vicini anziani durante il periodo estivo.

Durante l’estate 2012, “Estate sicura” ha attivato in tutto 58 interventi in emergenza, di cui il 62% per richieste di servizi sociali e sanitari, il 25% per riparazioni e guasti, e il 13% per richieste di compagnia e supporto. “In realtà le chiamate sono state molto di più – ha spiegato Sala –, perchè 58 è il numero delle effettive prese in carico delle richieste, ma in molti altri casi la telefonata si esaurisce con un'informazione fornita in tempo reale dall'operatore che risponde alla chiamata”.

Anche Vicenza, del resto, risente dei processi di invecchiamento della popolazione: l’indice di vecchiaia (numero di persone con almeno 65 anni sul numero di persone fino a 14 anni) risulta più alto di quello della media regionale (166,4 a fronte di una media in Veneto pari a 139,9), anche se risulta essere inferiore a quello delle altre città capoluogo di provincia.

Nel dettaglio, poi, emerge che il numero percentuale delle famiglie composte da un anziano è pari al 15% del totale delle famiglie e la maggioranza è rappresentato da donne (6.370 femmine contro 1.677 maschi). È rilevante inoltre la presenza di coppie di anziani senza figli con difficoltà ad assolvere i compiti di cura quando uno dei due membri della coppia si trovi in condizione di non autosufficienza.
“Estate sicura” comunque si rivolge anche a quella fascia di popolazione adulta che può essere considerata fragile e vulnerabile a causa delle condizioni sanitarie, sociali o personali: si stima che in tale situazione vivano per conto proprio circa 150 persone.

“Per promuovere il servizio – ha aggiunto infine il sindaco -, sui 3.385 anziani ultraottanetenni che vivono solo in città, l'anno scorso abbiamo voluto contattare tutti quelli raggiungibili telefonicamente, ovvero 1.605. Di questi, 1.100 hanno dichiarato di poter contare ad esempio su un famigliare o una badante. Gli altri 500 invece, pur autosufficienti, hanno dichiarato di non avere alcuna figura di riferimento. Sono queste persone pertanto che dobbiamo tenere sotto controllo. In più ci sono tutti gli altri che non abbiamo potuto raggiungere telefonicamente. Per questo abbiamo intenzione, con l'assessorato alla comunità e alle famiglie, di inviare a breve una lettera con cui chiederemo all'anziano di contattare almeno una volta il numero di Estate Sicura, in modo da capire se ci sono situazioni difficili da tenere monitorate. Quando infatti arrivano notizie di anziani morti in casa da giorni, senza che nessuno se ne sia accorga, è un insuccesso per tutta la comunità”.

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