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Riapertura di asilo, materne, centri estivi e le novità per la scuola a settembre

Il comitato tecnico-scientifico del Governo dovrebbe dettare le linee guida nazionali nelle prossime ore e poi in Veneto dal 3 giugno si potrà tornare in aula. Intanto sono uscite delle indicazioni per il nuovo anno scolastico

Dal 3 giugno per i bimbi da 0 a 6 anni si apriranno il nido e le materne e per i ragazzi fino ai 13 anni partiranno i centri estivi. È pronto il piano di riapertura sperimentale e in forma ludica e ricreativa di asili nido e scuole materne del Veneto e prevede un rigido protocollo sanitario scandito da tempi differenziati. La Regione ritiene esistano le condizioni per porre fine alla quarantena, l’ultima parola tuttavia spetterà al comitato tecnico-scientifico del Governo che dovrebbe dettare le linee guida nazionali nelle prossime ore. I centri estivi «saranno aperti a partire dal 3 giugno per la fascia 3-17, mentre per quella 0-3 è fondamentale che il governo adotti tutte le linee guida approvate», ha spiegato Zaia.

Le scuole potranno riaprire a settembre, ma le regole saranno molto stringenti al punto che è difficile calcolare con precisione in quale percentuale sarà davvero possibile garantire il “servizio scolastico”.

Il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile sta mettendo a punto il testo definitivo del protocollo che nella giornata di martedì dovrebbe arrivare alla versione definitiva. La viceministra Anna Ascani, parla di accordi fra le scuole e i Comuni per poter utilizzare locali esterni, come per esempio palestre, cinema, teatri e musei. Ma quasi certamente si tratta di idee che ben difficilmente potranno trovare grande diffusione e potranno essere realizzate in modo limitato, per un numero molto ridotto di alunni e solo in poche realtà.

Le anticipazioni per la ripresa dell'anno scolastico a settembre

  • Riapertura scuole a settembre, uso obbligatorio della mascherina dai 6 anni in su.
  • Ci sarà obbligo di mascherine per tutti (alunni, docenti e personale Ata).
  • I banchi dovranno trovarsi a un metro di distanza l’uno dall’altro, dalla primaria alla secondaria uso obbligatorio della mascherina: lo studente potrà abbassarla solamente quando il professore interrogherà con la cattedra ad almeno due metri di distanza.
  • Infanzia, mascherina facoltativa per i bimbi dai 3 ai 5 anni
  • La situazione più delicata è quella che riguarda i bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia: impossibile far indossare una mascherina per diverse ore, pertanto per i bambini dai 3 ai 5 anni, l’uso della mascherina non sarà obbligatorio.
  • Ingressi scaglionati per evitare gli assembramenti, dipenderà dal numero degli alunni iscritti in ciascun istituto: i rischi maggiori, per quanto riguarda il pericolo contagio Covid-19, si corrono proprio all’ingresso e all’uscita.
  • Non è previsto l’uso dei guanti ma il gel igienizzante per le mani sarà un elemento fondamentale.
  • Per quanto riguarda le mense, le regole da osservare saranno quelle predisposte già per i ristoranti.
  • Didattica a distanza resterà una soluzione solo per gli studenti delle superiori.

Il protocollo regionale asili e materne

Entrando nel dettaglio, il protocollo regionale dà indicazioni sulla priorità di accesso ai servizi (famiglie in difficoltà e bimbi disabili) e sul distanziamento fisico tra bambini, tra bambini e personale e tra personale e genitori; prescrive modalità separate di entrata e uscita e ingressi scaglionati, rimodulazioni degli orari di frequenza, distribuzione degli spazi interni ed esterni con puntuali prescrizioni di igiene e sanificazione; prevede percorsi anti-assembramento per i genitori o familiari che accompagnano i bimbi, l’utilizzo di dispositivi di protezione, norme di igiene di spazi, ambienti e superfici, e uno stretto controllo sanitario sulla presenza di eventuali sintomi, soprattutto negli adulti, educatori e genitori.

  • minigruppi di bambini, ognuno seguito da un educatore
  • sanificazione e mascherina per educatori e genitori, non per i bambini
  • solo un genitore ad accompagnare il bimbo, e senza portare giocattoli da casa
  • cambio delle scarpe nel passaggio fuori/dentro scuola
  • dove possibile, restare sempre più all’aperto
  • patto «sociale» con i genitori: devono segnalare eventuali sintomi spia a loro o ai bambini.
  • campagna di test rapidi, tamponi e sierologici, su genitori e personale.

Centri estivi Vicenza

La giunta ha dato il via libera allo svolgimento dei centri ricreativi estivi 2020 per i bambini e ragazzi della città dai 3 ai 13 anni frequentanti la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

“Abbiamo deciso, nel caso di un auspicato e rapido ritorno a condizioni di quasi normalità, di procedere subito all’avvio delle attività educativo-ricreative estive in sicurezza – ha dichiarato l'assessore all'istruzione Cristina Tolio –. È fondamentale, infatti, in particolare in questo periodo in cui tutte le attività scolastiche, sportive, ludiche e aggregative sono state interrotte, offrire l'opportunità a bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni di avere a disposizione spazi sicuri e protetti dove trascorrere le giornate estive con i coetanei, all’aria aperta, seguiti da persone qualificate che propongono loro attività ludiche ed educative adeguate a ciascuna fascia di età”.

In ogni circoscrizione viene prevista, comunque, l’attivazione di almeno un centro estivo per fascia d'età: uno per la seconda infanzia, uno per la scuola primaria ed uno per la scuola secondaria di primo grado.

Come di consueto si potrà scegliere la fascia oraria antimeridiana, con quota di frequenza contenuta, come lo scorso anno, nei limiti di 55 euro a settimana senza mensa, o pomeridiana con quota di 85 euro, mensa compresa. In caso di particolari e diversi oneri derivanti da nuove disposizioni normative, sarà valutato l’impatto economico sulle quote stesse e la possibilità di un loro minimo adeguamento. Quote diverse dovranno essere dettagliatamente motivate nella loro quantificazione riferita a una maggiore qualificazione e particolarità della proposta, al valore aggiunto in termini di qualità e innovazione del servizio offerto. In ogni caso, la proposta sarà soggetta all’approvazione da parte dell’amministrazione.

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