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Venerdì, 29 Marzo 2024
Corsi di Formazione

Parte a Thiene un corso gratuito per ‘Tecnico casaro'

Iscrizioni aperte fino al 10 febbraio. Le lezioni avranno inizio a marzo

Parte a Thiene un corso per diventare ‘Tecnico casaro’. È quanto ideato e progettato dall’IstitutoTecnico Economico e Tecnologico Statale Aulo Ceccato di Thiene e dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario – Veneto Agricoltura e con il supporto di tecnici esterni da anni operativi nel Settore Caseario e della Formazione e la validazione del Polo Tecnico professionale del Veneto. Il Progetto IFTS Tecnico Casaro è stato realizzato in collaborazione con il Cesar, ente di formazione di Confartigianato Vicenza, il sostegno di una rete di partner istituzionali, tra i quali il Comune di Thiene, l’appoggio di numerose aziende del settore caseario presenti in regione e numerose Scuole tecniche superiori e professionali del Territorio.

Le iscrizioni sono aperte fino al 10 febbraio. Il corso IFTS è gratuito poiché è finanziato dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e dalla Regione Veneto.

Sono ammessi giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni con titolo di scuola superiore o 4° anno di formazione professionale. Il percorso formativo IFTS ha come obiettivo tematico quello di promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori privilegiando la formazione dei disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata. 

Il corso si svolgerà nelle sedi dell’ITET Ceccato e nella confinante sede dell’Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari di Thiene Agenzia di Veneto Agricoltura.

E proprio dall’Istituto Ceccato che nasce la proposta di un corso IFTS (Specializzazione Tecnica Superiore post diploma superiore) a seguito di un questionario inviato alle aziende del settore lattiero caseario e agrituristico del territorio per individuare, tra i profili professionali degli indirizzi “agrario” e “turismo” presenti nella scuola, quelli che offrono maggiori possibilità di occupazione e contribuiscono allo sviluppo economico del territorio.I risultati hanno, infatti, fatto emergere una forte richiesta per figure operative come casari ed altre figure tecniche del settore caseario.

 L’Italia è il primo paese al mondo per numero di prodotti alimentari di qualità certificati, contando le DOP (Denominazione di Origine Protetta), le IGP (Indicazione Geografica Protetta) e le STG (Specialità Tradizionale Garantita); con il Veneto al secondo posto per numero di prodotti alimentari dietro all’Emilia Romagna.

A livello vicentino nel settore lattiero caseario si contano 43 imprese (156 il totale regionale) che occupano 898 addetti (2.978 in tutto in Veneto). Ancora, in Veneto è presente una diffusa e articolata struttura artigianale e industriale di trasformazione lattiero-casearia con realtà di piccole, medie e grandi dimensioni in grado di muoversi commercialmente sia sui mercati locali che a livello nazionale. Tale realtà risulta piuttosto solida e competitiva e nel corso degli ultimi 10-15 anni ha subito accorpamenti, fusioni e acquisizioni. Ciò, unito al miglioramento tecnologico delle strutture produttive, ha portato a un aumento la produzione dei formaggi (+13,5% sul 2008) con una quota del 9,7% sul totale nazionale. 

La produzione veneta è molto articolata: il Grana Padano rappresenta il 15% del totale della DOP, tenendo conto del latte lavorato fuori regione. I 23 caseifici veneti che lo producono sono ubicati nelle province di Vicenza (6% del totale nazionale), Verona (1,7%), Padova (2,5%) e solo una piccola produzione è presente anche a Rovigo (0,3%).L’Asiago è prodotto quasi tutto in Veneto, considerando che l’Asiago fresco (Pressato) raggiunge una quota mediamente del 94%, di cui il 67% in provincia di Vicenza, il 22% a Treviso e il 5% circa a Padova, e lo stagionato (Allevo) una quota del 96%, con forte predominanza di Vicenza (69%). Il Montasio è veneto per quasi il 50% del totale della DOP e il Provolone Valpadana per il 38%, con la provincia di Vicenza 

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