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“Terrestri 2014-2015”: all’astra un cortocircuito di classico e contemporaneo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

Benvenuti sulla Terra: precipitato cosmico di umanità e memoria, connessioni e fratture, saghe e mitologie, simboli millenari e accelerazioni verso il futuro. È un viaggio per poter tornare ad abitare questo mondo, quello che propone "Terrestri 2014-2015", la nuova stagione del contemporaneo al Teatro Astra di Vicenza. Un viaggio che attraversa quanto a noi è più vicino, e che tuttavia richiede un atto di responsabilità per essere salvato: da parte nostra, il coraggio di una nuova evoluzione. Perché "una seconda opportunità sulla terra", quella negata alle stirpi condannate a cent'anni di solitudine in Gabriel García Marquez, è ciò che ora dobbiamo provare a immaginare.

Il progetto è curato da La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione per il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll.

"Terrestri 2014-2015" è stata presentata oggi a palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e per La Piccionaia Teatro stabile di innovazione, dal presidente Carlo Presotto, dal direttore generale Pierluigi Cecchin e da Nina Zanotelli, direttore organizzativo e curatore della stagione insieme a Sergio Meggiolan.

"Per diverso tempo, in mancanza di un grande teatro e mentre l'Olimpico non era utilizzato al meglio delle sue possibilità, Piccionaia ha svolto un ruolo prezioso ed insostituibile per questa città, un vero e proprio ruolo di supplenza attraverso l'uso di un linguaggio contemporaneo - ha spiegato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Negli ultimi anni siamo riusciti a rinnovare il ciclo di spettacoli classici e a creare una nuova grande struttura come il Comunale. Questo non significa che il ruolo del Teatro Astra e della Piccionaia è esaurito, anzi hanno ancora molto da dire e da fare. Una parte significativa del programma della stagione "Terrestri 2014-2015", che quest'anno va ad integrare la consueta programmazione, sarà sostenuta da un contributo straordinario comunale di 15 mila euro, oltre alla quota annuale. Questo nell'ottica di crescita e sviluppo, a seguito dei cambiamenti normativi a livello statale, della compagnia a cui la giunta ha confermato la concessione del Teatro Astra per altri tre anni".

"Si dice che gli uomini discendano dai pesci, saliti dal mare sulla terra milioni di anni fa; l'uomo oggi ha bisogno di una nuova evoluzione farsi pesce e trasformare il suo rapporto con il mondo- ha dichiarato Nina Zanotelli, direttore organizzativo e curatore della stagione insieme a Sergio Meggiolan, con l'obiettivo di illustrare l'immagine che accompagna la rassegna -. Abbiamo quindi scelto di portare all'Astra per la stagione 2014-15 quegli artisti che sanno leggere il presente e immaginare nuove forme di futuro, attraverso i linguaggi dell'arte del teatro. La vera novità è, inoltre, il percorso Classico contemporaneo che interseca il progetto, laddove un classico è un'opera che, proprio come uno di quegli antichi pesci, sa camminare verso orizzonti presenti e futuri".

"Classico contemporaneo si sviluppa con spettacoli, residenze e workshop sul filone delle suggestioni create dal Ciclo di Spettacoli classici - ha concluso Sergio Meggiolan, curatore della stagione insieme a Nina Zanotelli -. Non mancherà la collaborazione con Classici contro, il coinvolgimento delle scuole e un focus sulla produzione video di Anagoor. Le residenze artistiche avranno come protagonisti Anagoor e i Fratelli Dalla Via che instaureranno un dialogo con la città e con altri soggetti del territorio. Anagoor lavorerà sul patrimonio della civiltà greca e romana come fondamento dell'Europa, mente i Fratelli Dalla Via analizzeranno le trasformazioni della città attraverso analisi di pratiche come parkur, free climbing, skateboard, freestyle".

Un cartellone di 9 spettacoli, che dal 14 novembre al 10 aprile vedrà una rosa di artisti di primo piano della scena nazionale - grandi nomi come Alessandro Bergonzoni, Ricci/Forte, Anagoor e César Brie e giovani talenti come Giulio D'Anna e Tindaro Granata - alternarsi sul palcoscenico cittadino per presentare i loro ultimi lavori. Ad incrociare questa programmazione, "Classico contemporaneo", un progetto di studio e incursione della classicità nella città contemporanea, che affiancherà a due spettacoli altrettante residenze artistiche. Un progetto che vede classico e contemporaneo indissolubilmente intrecciati: perché, se è vero che un classico non esaurisce mai quanto ha da dire, è altrettanto vero che la sua valorizzazione si proietta verso il futuro quando apre nuovi spazi ed è in grado di generare nuove visioni e nuovi gesti. Così, il teatro all'interno di una comunità si alimenta alla fonte del classico e al tempo stesso chiede una continua rigenerazione del canoni di riferimento, che permettano al pubblico di riconoscere in esso il proprio teatro.

Ad aprire il cartellone, il 14 novembre, Alessandro Bergonzoni con le geniali invenzioni linguistiche del suo ultimo lavoro, "Nessi". Lo spettacolo vede l'autore-attore bolognese, due volte Premio ETI e Premio Ubi 2008 come miglior attore italiano, attraversare la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze - non necessariamente e solamente umane - per intraprendere percorsi oltre l'io finito, verso un "noi" veramente universale. Capofila tra i giovani talenti in cartellone, il coreografo indipendente attivo tra Italia e Paesi Bassi Giulio D'Anna, che presenterà "OOOOOOO" (29 novembre), progetto vincitore del premio Anticorpi XL CollaborAction 2013: un lavoro di teatro-danza ispirato al Museo delle relazioni interrotte di Zagabria, una sorta di musical postmoderno che è un rito catartico del percorso personale di ognuno di noi. A seguire, torna al teatro Astra, dopo "L'invasione degli ultracorpi", presentato in forma di studio nel 2013, l'irresistibile compagnia tosco-napoletana I Sacchi di Sabbia con il suo ultimo lavoro, "Piccoli suicidi in ottava rima" (venerdì 12 dicembre), che reinventa la tradizione popolare dei maggi toscani e costituisce una tappa decisiva nella pluriennale indagine della formazione sulla parodia. Il nuovo anno verrà inaugurato da "I giganti della montagna - atto primo" (24 gennaio), adattamento di Roberto Latini (per la prima volta a Vicenza) per Fortebreccio Teatro dell'ultimo dei capolavori pirandelliani - rimasto incompiuto - che mette in scena il mito dell'arte attraverso la vicenda di una compagnia di attori in una onirica "Villa degli Scalognati".

La seconda parte della stagione vedrà l'avvio di un progetto innovativo "Classico contemporaneo", sostenuto dal Comune di Vicenza con un contributo straordinario di 15.000 euro, proprio per ampliare la discussione e il confronto sul contemporaneo. Questo segmento progettuale costituirà un'ulteriore tappa del percorso di apertura verso i nuovi linguaggi e di approfondimento del rapporto ricco di suggestioni fra classico e contemporaneo, che ha avuto in questi anni come nucleo il Teatro Olimpico, grazie al rinnovato Ciclo di Spettacoli Classici e a Laboratorio Olimpico.

Il nuovo filone progettuale dell'Astra vedrà un appuntamento di caratura internazionale: quello con la pluripremiata sperimentazione di Ricci / Forte (6 febbraio). Per la prima volta a Vicenza, il collettivo presenterà "Darling", cortocircuito tra la saga narrata da Eschilo nell'Orestea (458 a.C.) e la crisi del nostro tempo, tra autodistruzione, falsa morale e - insieme - estrema tensione etica. Nasce dall'incontro tra un grande nome del teatro internazionale, il maestro argentino César Brie, e una giovane compagnia milanese, Eco di Fondo, l'appuntamento del 27 febbraio con "Orfeo ed Euridice" (finalista progetto Inbox 2014). Lo spettacolo ripercorre il mito classico di colui che, con la sola forza del suo canto, tentò di strappare l'amata Euridice al regno dei morti; ma se è il suo canto che la tiene in vita, lasciarla andare significa ucciderla, o è il gesto d'amore più puro? Un interrogativo quanto mai attuale, nella cui luce è nata per questo appuntamento la collaborazione con l'associazione vicentina "Curare a casa". A seguire (14 marzo) Antonio Viganò guiderà l'Accademia Arte della Diversità nello - debitore a Julie Anne Stanzak (danzatrice storica del Tanztheater di Pina Bausch) per le partiture corporee - "Il suono della caduta": la caduta degli angeli "umani, troppo umani" già raccontati da Rilke, Wim Wenders, Buñuel, Tabucchi e Garcia Marquez, per interrogarsi sul valore della vita, quella che ha tutto il peso della gravità, della caducità e dell'amore. Con una compagnia unica in Italia, formata da uomini e donne che, come spiega il regista "devono essere bravi due volte: una per cancellare tutti i pregiudizi sulla loro disabilità, la seconda per fare un lavoro di qualità artistica". L'appuntamento successivo, il secondo di "Classico Contemporaneo", sarà il 27 marzo con Anagoor e il loro "Virgilio brucia", disegno corale di un impero dagli ampi confini, attraversato dalla vicenda del poeta latino e del suo alter ego Enea: la fuga da un mondo in fiamme, l'eredità dei padri e la fondazione di una nuova civiltà. E sullo sfondo, un interrogativo: "a che servono la poesia e la letteratura in tempi di violenza, a che serve cantare le gesta degli eroi?" L'evento sarà realizzato in collaborazione anche con il progetto "Classici Contro 2015 Teatri di Guerra" dell'Università Ca' Foscari di Venezia e replicato la mattina successiva per le scuole superiori. Chiude il cartellone un'altra regia d'eccezione, quella di Serena Sinigaglia per Tindaro Granata in un lavoro ispirato alle pagine dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun. Il giovane talento siciliano, già apprezzato sul palco dell'Astra con "Antropolaroid" e "Invidiatemi come io ho invidiato voi" sarà l'intenso interprete di "Il libro del buio" (10 aprile), storia di come il giovane soldato Salem, rinchiuso con i suoi compagni per 18 anni in una cella nel sottosuolo, sia riuscito a sopravvivere e a non perdere la ragione.

Ma il progetto non si esaurisce qui. "Terrestri" sarà arricchito da incontri con gli artisti, laboratori (tra cui quello di danza con Giulio D'Anna, quello con Antonio Viganò e un percorso sul teatro sociale) e da una serie di spettacoli e attività fuori stagione, ideate con alcune tra le realtà più significative del nostro territorio nell'ambito della promozione sociale e nell'innovazione teatrale (Curare a Casa, Scarp de Tenis, Livello 4, Patricia Zanco). Con un evento speciale transregionale: la possibilità di partecipare con il Teatro Astra ad una trasferta emiliana per assistere al terzo capitolo della trilogia di Mario Perrotta su Antonio Ligabue: un evento unico che, alla fine di maggio 2015, occuperà il paese di Gualtieri (città natale del pittore) e le sponde reggiane e mantovane del Po con attori, musicisti, danzatori, video-makers e artisti figurativi, invadendo tutto il territorio intorno al fiume come scenario della vicenda. "Classico contemporaneo" si presenta anch'esso come un progetto articolato su più livelli. A fianco agli spettacoli, infatti, propone due residenze artistiche: due tra le maggiori compagnie venete, gli stessi Anagoor e i Fratelli Dalla Via, avranno modo di risiedere al teatro Astra per portare avanti la propria ricerca teatrale, ma anche per instaurare un dialogo con la città attraverso prove aperte, workshop, contatti con le scuole di teatro e altri soggetti del territorio. Un progetto che metterà risorse e competenze a disposizione di artisti e pubblico, con l'obiettivo di costruire un ambiente favorevole alla produzione e alla circolazione della cultura teatrale. La residenza di Anagoor sarà incentrata sul patrimonio della civiltà greca e romana come fondamento dell'Europa, a partire dalla premessa che, nel suo processo di trasmissione, ogni svolta nella fortuna del classico è sottoposta all'ipoteca del contemporaneo e del moderno. Mettendo in dialogo questi elementi con la complessa dinamica di immagine, parola, suono e video propria del teatro di Anagoor, la compagnia curerà un workshop di canto polifonico antico e un incontro con le scuole superiori della città, e presenterà al pubblico una personale della propria produzione video. I Fratelli Dalla Via, già ospiti dell'Astra durante la scorsa stagione, dedicheranno la loro residenza a "Questo non è un ostacolo", progetto di studio sulla possibilità di leggere le trasformazioni della città attraverso l'analisi delle pratiche visuali, artistiche e performative del parkur, del free climbing, dello skateboard, del freestyle. Vicenza, città classica per eccellenza, diventerà il "palcoscenico-palestra" in cui queste discipline dialogheranno attraverso il teatro, e lo spazio urbano diventerà occasione per guardare la città con altri occhi. Tra settembre e dicembre 2014 la compagnia entrerà in relazione con le realtà sportive cittadine per una vera e propria contaminazione di conoscenze, per giungere poi alla stesura di un testo che verrà messo in scena nel marzo 2015, in collaborazione con i soggetti coinvolti, in forma di elaborazione performativa spettacolare. Infine, sempre durante la residenza, i Fratelli Dalla Via cureranno il workshop di drammaturgia "Da Smemoranda ad Andrea Pazienza".

Gli abbonamenti saranno disponibili dal 14 ottobre, in tre diverse formule: all'intera rassegna (intero 100 euro, ridotto 80 euro), a 5 spettacoli a scelta libera (intero 60 euro, ridotto euro 50) e infine ai percorsi tematici di 4 spettacoli (intero 50 euro, ridotto 40 euro). Le tessere saranno prenotabili anche telefonicamente e acquistabili presso l'Ufficio del Teatro Astra (nuova sede in Contrà Barche 55) con i consueti orari: dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, e fino all'8 novembre anche il mercoledì pomeriggio fino alle 19 e il sabato mattina dalle 10 alle 13. I biglietti, da quest'anno senza diritto di prevendita, saranno in vendita dal 10 novembre al costo di 14 euro l'intero e 12 euro il ridotto (€ 15 e 13 per Alessandro Bergonzoni).

Informazioni per il pubblico: Ufficio Teatro Astra, contra' Barche 55 - Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.it, www.teatroastra.it

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