Classici Contro - Dike in scena: il liceo Trissino in azione
Gli studenti del Liceo Classico “Giangiorgio Trissino”, guidati dai loro insegnanti, propongono una riflessione sulla presenza e sulla funzione della giustizia attraverso la drammatizzazione e la lettura di brevi passi tratti dai classici. All’inizio vi è scontro violento, normato solo dalla forza e dalla prepotenza, tra Achille a Agamennone, in una comunità dove non sono presenti regole condivise e il potere e il valore si fronteggiano per il riconoscimento della supremazia. Si giunge quindi, come attesta il legislatore Solone, all’istituzione di norme comuni che mettano fine all’arbitrio e alla rovina dei più deboli, garantendo il buon governo della città. Ma tali regole sono dagli uomini continuamente insidiate, utilizzate a proprio vantaggio in una ridicola smania dei processi, come in Aristofane; oppure non sempre appaiono giuste, perché in conflitto con leggi più profonde, radicate nella natura e nella divinità, come nell’Antigone di Sofocle; ed infine la pena come si può commisurare all’infrazione commessa? Una domanda che da Beccaria ai giorni nostri è sempre attuale.
IL PROGRAMMA
Omero, Iliade I, 121-187:
Giustizia contesa tra Achille e Agamennone
Liceo Classico “Giangiorgio Trissino”
3CA prof. Migliavacca
MANUELA GIORDANO
(Università della Calabria)
Potere e giustizia secondo Achille
Solone, Il Buon Governo
Liceo Classico “Giangiorgio Trissino”
1CE prof. Baldo
Aristofane, Le Vespe:
Se la giustizia diventa mania dei processi
Liceo Classico “Giangiorgio Trissino”
2CA proff. Guglielmi Santuliana
GIUSEPPE LONGO
(Università di Verona)
Giustizia, etica e politica tra Machiavelli e Aristotele
Sofocle, Antigone, 441-525:
La giustizia degli uomini e le leggi non scritte
Liceo Classico “Giangiorgio Trissino”
4SC prof. Migliavacca
Cesare Beccaria, Ma che giustizia è questa?
Liceo Classico “Giangiorgio Trissino”
4SC prof. Dallago
ALBERTO CAMEROTTO
(Università Ca' Foscari Venezia)
Sisifo 9999. Fine pena mai