Romeo e Giulietta: l'amore adolescente in scena all'Olimpico
Prosegue con “Romeo e Giulietta” liberamente tratto da William Shakespeare, il 75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, “Domani nella battaglia pensa a me”, direzione artistica di Giancarlo Marinelli.
Lo spettacolo, presentato in prima nazionale al Teatro Olimpico domenica 25 settembre e domenica 2 ottobre alle 18.00, fa parte integrante de La Tragedia Innocente, il teatro classico pensato per i giovani, ma soprattutto portato in scena da giovani e giovanissimi attori: qui i protagonisti hanno un’età compresa tra i 12 e i 20 anni, una produzione Tema Cultura, con la direzione artistica di Giovanna Cordova, le coreografie di Silvia Bennett, il disegno luci di Gianluca Cioccolini.
In “Romeo e Giulietta” in scena al Teatro Olimpico nella nuova edizione del Classici, saranno dunque volti e voci adolescenti o poco più, a rappresentare il dramma più celebre sull’amore giovane e contrastato, uno spettacolo che ha come motore della drammaturgia lo stato d’innamoramento nella prima giovinezza quando, con l’accendersi del sentimento prima sconosciuto, tutto appare come assoluto, incosciente e straordinario.
“Sarà una versione assolutamente rispettosa del dettato shakespeariano - promette la regista e direttrice artistica di Tema Cultura, Giovanna Cordova - a partire dalla presenza in scena di attori e attrici con l’età raccontata dal Bardo, con una Giulietta tredicenne e un Romeo sedicenne. Questo, per evidenziare il misto di purezza, ingenuità e gioioso impaccio che si accompagna alle primissime fasi dell’amore”.
Nello specifico, i due protagonisti avranno il volto dei giovanissimi Leo Coppetta e Caterina Baccichetto (protagonista, quest’ultima, della fortunata serie tv di RAI2 “Volevo fare la rockstar”).
Ad accompagnare musicalmente l’azione, la regista sceglie il rock, anch’esso “classico”, di band degli anni ’60 e ’70 come i Led Zeppelin, i Rolling Stones e i Genesis, gruppi che, all’epoca, fecero una rivoluzione nel costume e che, spiega Giovanna Cordova, “si accompagnano perfettamente a due rivoluzionari come Romeo e Giulietta decisi a opporsi alle convenzioni mettendo in atto la propria libertà”.
Per quanto riguarda la conclusione, se la fine tragica della vicenda dei due giovani amanti fa parte da secoli dell’immaginario collettivo, la versione del capolavoro di Shakespeare firmata da Giovanna Cordova proporrà una chiusura “evocativa, non descrittiva, con un richiamo implicito all’attualità,