I teatri viaggianti, al cinema la storia dei Carrara
Il teatro vive solo se brucia, prodotto da Ginko Film per la regia di Marco Zuin, arriva in sala con un’anteprima al Cinema Odeon di Vicenza lunedì 8 maggio alle 20.45.
Il documentario riscopre l’epopea dei teatri viaggianti in Italia dal primo dopoguerra fino all’avvento della televisione, con una incursione nel presente, attraverso le vicende di una delle ultime famiglie d’arte, da più di 10 generazioni: i Carrara. In un viaggio picaresco dal sud al nord, partendo dalla Sicilia e arrivando in Veneto, nell’ultimo secolo i Carrara hanno attraversato lo stivale portando il teatro laddove il teatro mai sarebbe stato.
Con la voce narrante di Andrea Pennacchi, tramite i ricordi dei fratelli Titino, Annalisa, Armando Carrara e della madre Argia Laurini, il film vuole ricostruire non solo l’ultima stagione di un teatro popolare che non c’e? più, ma anche usi e costumi di un’Italia prima contadina e poi sempre più società dei consumi.
La storia della famiglia Carrara
I Carrara sono una dinastia teatrale che discende direttamente dalle antiche compagnie itineranti del Cinquecento. La loro epopea viaggiante inizia gia? nei primi anni del Novecento, quando il nonno paterno di Titino, Salvatore Carrara, detto Toto?, decide di lasciare la Sicilia, dove la famiglia era rimasta per 8 generazioni, e di emigrare. Ha solo 20 anni e durante il viaggio fa tappa in piazze e teatrini fissi e con la famiglia si esibisce per la gente dei tanti luoghi attraversati.
Si arriva cosi?, ben presto, alla nona generazione e a questo punto compare Tommaso, detto Masi, padre di Titino, Annalisa e Armando. Quando Toto? comincia a perdere l’entusiasmo per il teatro, Masi ne fonda un altro, sempre viaggiante, con la moglie Argia e i suoceri Armando e Anna Laurini: costruisce un nuovo padiglione, inchiodando personalmente le assi.
Ma l’Italia sta cambiando, e cosi? gli interessi della gente, arriva la televisione e tutto il resto inizia a sembrare meno attraente. Il teatro da 500 posti fatto di assi di legno, chiodi raddrizzati e riutilizzati e fondali di carta dipinti viene schiodato, tagliato, fatto a pezzi da ciascuno dei membri della compagnia e infine bruciato. «Il teatro non si vende – dice Masi – non si lascia marcire in un magazzino. Non possiamo buttarlo via, questo mai. Meglio bruciarlo».
Sembra tutto finito, ma i Carrara non mollano: si reinventano diventando interpreti della grande tradizione della Commedia dell’Arte con tourne?e in tutto il mondo, da Istanbul a Londra, da Tokyo a Parigi, da Buenos Aires a Montreal.
La loro storia viene raccontata in questo film con la madre Argia, classe 1930, la prima donna a vestire i panni di Pantalone, e i fratelli Armando, attore e regista, Annalisa, organizzatrice teatrale, e Titino, attore, che fa da filo conduttore al documentario: un pezzo di storia del teatro popolare d’arte italiano.
IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA
Documentario, Italia 2022, 60’
Produzione Ginko Film, regia di Marco Zuin
Per maggiori informazioni e aggiornamenti ginkofilm.it