Festa del Tartufo a Crespadoro
In questa splendida cornice naturale dell'alta Val Chiampo ogni anno si tiene la FESTA DEL TARTUFO, tradizionale appuntamento dedicato all’oro nero delle nostre montagne, quest’anno giunto alla ventiduesima edizione.
Nel corso della manifestazione, presso lo stand gastronomico si potranno assaporare piatti tipici locali a base di tartufo nero ed acquistare i prodotti locali nella fornitissima mostra mercato.
I TARTUFI DI MARANA
I tartufi neri di Marana hanno i loro estimatori, da molto tempo si trovano in particolare, nel territorio di Marana di Crespadoro.
Si tratta del cosiddetto tartufo nero estivo, o scorzone, cui si affianca il tartufo uncinato. E' possibile reperirlo però solo nel corso della primavera e dell`autunno.
Per il sapore eccezionale, per le notevoli capacità digestive e, si dice, per il potere afrodisiaco, il tartufo è da sempre considerato cibo da re. Ci sono mille modi per apprezzarlo in cucina, ma quasi sempre risulta più gustoso se cotto oppure appena riscaldato. La tradizione locale lo preferisce accoppiato con il riso, con le tagliatelle e con gli spaghetti.
Per un prodotto di qualità è indispensabile raccoglierli con l'aiuto di un cane appositamente addestrato, cani, infatti, individuano i tartufi solo quando sono perfettamente maturi, perché in quel momento emanano un particolare intenso profumo.
Marana è la splendida frazione di Crespadoro posta ad 800 metri di quota su di un falsopiano dell’ omonimo monte.
Domina, pensile come una balconata, la Valle del Chiampo.
Dalla cima del monte, già sede di una guarnigione romana a vedetta, si spazia fino all’Adriatico e fino alle sagome dell’ Appennino emiliano oltre la grande pianura, e, dietro, su affioranti cime dolomitiche e sul biancore dei ghiacci dell’ Adamello.
La leggenda lega il paese a Merana moglie di Verlaldo Goto e contrada Cavaliere (dove una casa reca lo stemma del sole), a un cavaliere di Malta ivi rifugiatosi.
Popolata da migrazioni cimbre, come tutta l’alta Valle, la primitiva chiesa era dedicata a S. Pandolpbo.
“Marana…è uno dei siti più celebrati del Vicentino per la bontà del clima”. li primo paese della Valle aperto alla villeggiatura. Si dice vi arrivi un flusso d’aria marina dall’ Adriatico, efficace per i riposi estivi.
Lo sapevano folti gruppi di villeggianti veneziani che vi hanno vissuto liete vacanze estive da fine 800 alla seconda guerra mondiale.
Presso la Brassavalda, che collega a Valdagno, affiorano sorgenti che danno acqua alla Valle e ai margini di un dosso panoramico di contrada Pasquali è stato realizzato un Osservatorio astronomico.
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