Pronto Soccorso dell' Anima - Evento online
Installazione di Daniele Cabri
PHRONESIS
Testo di Maria Chiara Wang
Nietzsche chiama il nichilismo "il più inquietante fra tutti gli ospiti", perché ciò che esso vuole è lo spaesamento come tale. Per questo non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile*, esso si aggira per la casa. Ciò che occorre è accorgersi di quest'ospite e guardarlo bene in faccia.
[Martin Heidegger, ‘La questione dell'essere’, 1955/56]
Al culmine di un periodo di forte spaesamento, disorientati per una situazione entro cui non sappiamo muoverci e di cui non conosciamo termini e confini, pervasi da un’angoscia parossistica causata dall’ignoto, non ci resta che fare appello alla phronesis ovvero a quella capacità - altrimenti nota come saggezza - di destreggiarsi e di dirigere l’azione all’interno di circostanze difficili e pericolose. La pandemia non ha fatto altro che spingere allo spasmo una situazione che ‘in modo invisibile era già presente da tempo’*. Approfittiamone, quindi, per riflettere su noi stessi e per trovare gli strumenti che ci aiutino a sancire una svolta, un nuovo inizio.
Alla luce delle considerazioni appena esposte, l’Arte può essere un utile antidoto per alleviare il nostro spirito dal senso di oppressione e di inquietudine. Arte, quindi, come cura, come pronto soccorso dell’anima.
L’installazione-scultura di Daniele Cabri - costituita da listelli di legno incastonati fra loro e rivestiti di pelli animali incise e disegnate con il fuoco - è un luogo sicuro, intimo e protetto dove ritrovarsi. È una struttura che si apre a suggestioni differenti, che ruotano attorno alle idee di rifugio e di luogo terapeutico. Osservandola il pensiero corre alla iurta, tipica abitazione dei popoli nomadi dell’Asia, ove compiere riti sciamanici di purificazione, o al mito della caverna di Platone metafora del percorso conoscitivo, o ancora alle pitture rupestri delle grotte preistoriche. Ma può essere vissuta anche come un viaggio all’interno della propria anima e delle proprie memorie che prendono qui forma nelle figure ritratte sulle pelli con il pirografo o con la fiamma ossidrica. Si crea all’interno di questa capanna una sospensione dalla realtà frenetica e caotica, un distanziamento che consente di concentrarsi su sé stessi, liberi dalle interferenze del mondo esterno.
Anche la scelta dei materiali impiegati, pelli e fuoco, è altamente significativa: la pelle è quella membrana che ci protegge e ci ripara da ciò che ‘è fuori’ e attraverso cui comunichiamo con l’altro; il fuoco è principio vitale e simbolo di energia e passione.
In conclusione, citando Umberto Galimberti , occorre vivere e farsi promotori di un nichilismo attivo, ovvero di un approccio che riconosca l’esistenza dell’inquietante e che si opponga ad esso con l’azione e non con la rassegnazione passiva, un nichilismo che ‘prendendo le mosse da uno scenario desolante (…) inventa il proprio futuro’.
SABATO ALLE ORE 18:00
Pronto Soccorso dell' Anima
Rosso Tiepido associazione culturale
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