Il programma di Vicenza Jazz, omaggio dei più grandi musicisti a Mingus, cent'anni di emozioni
Un programma che riempirà la città di Vicenza di jazz sounds dal pieno giorno a notte fonda. Oltre 100 concerti per i 100 anni di Charles Mingus: la ventiseiesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz affronterà con la sua celebre ricchezza di appuntamenti l’anniversario di una delle figure più rilevanti della storia della musica afroamericana e, in ogni caso, di tutta la musica del secolo scorso.
Il festival ritorna nella sua tradizionale collocazione, dall’11 al 22 maggio, con un programma artistico esuberante per produzioni originali, omaggi mingusiani e grandi nomi: da Bill Frisell a John Scofield e Joe Lovano, Avishai Cohen, Richard Bona assieme ad Alfredo Rodriguez, David Murray, John Surman, il ritorno dei Doctor 3, Enrico Rava con Fred Hersch e l’inedita partecipazione di Maria Pia De Vito.
E un inedita ripresa estiva del festival: dal 14 al 17 luglio con appuntamenti di alto rilievo all’aperto: il Cross Currents Trio (con Dave Holland, Zakir Hussain e Chris Potter), Kurt Elling, Vijay Iyer e una serata scientifico-musicale con Mario Tozzi ed Enzo Favata che lega la cultura musicale con quella della difesa dell’ambiente.
L’edizione 2022 del festival New Conversations – Vicenza Jazz sarà incorniciata da due trasferte all’Auditorium Fonato di Thiene: l’11 maggio per il ‘prologo’ che darà il via al festival e il 22 maggio per il suo epilogo affidato al trio del pianista Claudio Filippini con in più ospite il sassofonista Michele Polga.
Mercoledì 11 maggio la serata (inizio alle ore 21) avrà un doppio programma. Oltre al concerto del quintetto del contrabbassista Furio Di Castri dedicato al repertorio di Mingus (con Achille Succi a sax contralto e clarinetto basso, Giovanni Falzone alla tromba, Fabio Giachino a tastiere e pianoforte e Mattia Barbieri alla batteria), si svolgerà la semifinale della seconda edizione dell’Olimpico Jazz Contest. I quattro i semifinalisti del concorso per giovani musicisti bandito da Vicenza Jazz suonano tutti il contrabbasso: strumento simbolo di questa edizione del festival, dedicata Charles Mingus. Si tratta, in ordine alfabetico, di Kim Baiunco, Francesco Bordignon, Mauro Cottone ed Enrico Palmieri, selezionati da una giuria di esperti composta, oltre che dal direttore del festival Riccardo Brazzale, dai contrabbassisti Marc Abrams, Furio Di Castri, Salvatore Maiore e Ares Tavolazzi. Si esibiranno sostenuti da una sezione ritmica professionale.
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2022 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con Aquila Corde Armoniche di Vicenza come sponsor e Acqua Recoaro come sponsor tecnico.
Il progetto “Furious Mingus” risale al 2009: allora si trattava del trentennale della scomparsa del colossale bassista eponimo. La ricorrenza del centenario mingusiano ha dato a Furio Di Castri l’assist per rispolverarlo. Quella del 2022 è quindi una sorta di versione ‘revisited’, con un nuovo cast di musicisti.
Del resto nulla, neanche il passare del tempo, può scalfire la posizione occupata da Charles Mingus nella storia del jazz e l’influenza esercitata dal suo lascito musicale, nel quale convivono le radici del blues e l’estetica di Duke Ellington, la forza di Coltrane e la creatività di Charlie Parker, rese uniche e diverse dalla sintesi fattane da Mingus, personalità non meno sovrumana di quella dei suoi modelli. L’accostamento in altorilievo tra la concezione compositiva e l’improvvisazione, in Mingus, sprigiona un’energia dalla forza libertaria, un’espressività al calor bianco.
A Di Castri interessa anche il gioco numerologico che c’è dietro la vita di Mingus: «Mingus - spiega il bassista - giocava con i numeri. Nelle sue composizioni tutti i cambiamenti di tempo sono costruiti secondo le regole dell’aritmetica: moltiplicazioni, divisioni, frazioni. Ci sono combinazioni di 2 e di 3 (2, 3, 4, 6, 8, 12 e 16) fino a sfiorare il mondo dei numeri primi con il 19, la chiave della modulazione ritmica di una delle sue ultime composizioni, Sue’s Changes. Diciannove. Il 19 moltiplicato per 3 fa 57, proprio come gli anni che Mingus avrebbe compiuto pochi mesi dopo quel brutto gennaio del 1979».
CALENDARIO CONCERTI
mercoledì 11 maggio
ore 21.00 | Auditorium Fonato di Thiene
Semifinale Olimpico Jazz Contest
FURIO DI CASTRI QUINTET “FURIOUS MINGUS”
Furio Di Castri, contrabbasso
Achille Succi, sax contralto e clarinetto basso
Giovanni Falzone, tromba
Fabio Giachino, tastiere e pianoforte
Mattia Barbieri, batteria
giovedì 12 maggio
ore 21.00 | Teatro Comunale di Vicenza - Sala del Ridotto
Finale Olimpico Jazz Contest
FURIO DI CASTRI “SOLO MINGUS”
Furio Di Castri, contrabbasso
giovedì 12 maggio
ore 24.00 | Cimitero Maggiore
ADA MONTELLANICO “SONGS FROM THE HEART”
Ada Montellanico, voce
Filippo Vignato, trombone
Enrico Zanisi, pianoforte
Jacopo Ferrazza, contrabbasso
Produzione originale del Festival
venerdì 13 maggio
ore 21.00 | Teatro Comunale di Vicenza - Sala del Ridotto
RICHARD BONA & ALFREDO RODRIGUEZ TRIO
Richard Bona, contrabbasso
Alfredo Rodriguez, pianoforte
Ludwig Alfonso, batteria
sabato 14 maggio
ore 21.00 | Teatro Olimpico
YANIV TAUBENHOUSE pianoforte
JOE LOVANO TRIO TAPESTRY
Joe Lovano, sax tenore
Marilyn Crispell, pianoforte
Carmen Castaldi, batteria
domenica 15 maggio
ore 21.00 | Teatro Olimpico
BILL FRISELL TRIO
Bill Frisell, chitarra elettrica
Tony Scherr, contrabbasso
Kenny Wollesen, batteria
lunedì 16 maggio
ore 21.00 | Teatro Comunale - Sala Maggiore
AVISHAI COHEN TRIO
Avishai Cohen, contrabbasso, voce
Elchin Shirinov, pianoforte
Roni Kaspi, batteria
martedì 17 maggio
ore 21.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto
DAVID MURRAY QUINTET “THE FABLE OF MINGUS”
Produzione originale del Festival
mercoledì 18 maggio
ore 21.00 | Teatro Olimpico
GIULIANI-DAMIANI-DE ROSSI EARTH TRIO
Rosario Giuliani, sax contralto
Paolo Damiani, contrabbasso, violoncello
Zeno De Rossi, batteria
Produzione originale del Festival
JOHN SURMAN-VIGLEIK STORAAS DUO
John Surman, sax baritono
Vigleik Storaas, pianoforte
giovedì 19 maggio
ore 21.00 | Teatro Olimpico
TIGRAN HAMASYAN TRIO
Tigran Hamasyan, pianoforte
Matt Brewer, contrabbasso
Justin Brown, batteria
DOCTOR 3
Danilo Rea, pianoforte
Enzo Pietropaoli, contrabbasso
Fabrizio Sferra, batteria
venerdì 20 maggio
ore 21.00 | Teatro Olimpico
MARIA PIA DE VITO - ENRICO RAVA - FRED HERSCH
Maria Pia De Vito, voce
Enrico Rava, tromba
Fred Hersch, pianoforte
Produzione originale del Festival
sabato 21 maggio
ore 21.00 | Teatro Olimpico
JOHN SCOFIELD TRIO
John Scofield, chitarra
Vicente Archer, contrabbasso
Bill Stewart, batteria
CONCERTI A PALAZZO CHIERICATI
martedì 17 maggio, ore 18.00: SELFIE JUNGLE
mercoledì 18 maggio, ore 18.00: FABIO DE ANGELIS THIRD WAVE
giovedì 19 maggio, ore 18.00: MIRABASSI/BORDIGNON/DE ANGELIS TRIO
venerdì 20 maggio, ore 18.00: GIOVANNI FOCHESATO QUARTET
sabato 21 maggio, ore 18.00: RAME
LUGLIO
giovedì 14 luglio ore 21
MARIO TOZZI & ENZO FAVATA
“MEDITERRANEO, LE RADICI DI UN MITO”
Mario Tozzi, voce narrante
Enzo Favata, sax soprano, live electronics
venerdì 15 luglio ore 21
CROSS CURRENTS TRIO
featuring DAVE HOLLAND, ZAKIR HUSSAIN, CHRIS POTTER
Dave Holland, contrabbasso
Zakir Hussain, table, percussioni
Chris Potter, sax tenore
sabato 16 luglio ore 21
KURT ELLING / CHARLIE HUNTER SUPERBLUE
Kurt Elling, voce
Charlie Hunter, chitarra
DJ Harrison, tastiere
Corey Fonville, batteria
domenica 17 luglio ore 21
VIJAY IYER TRIO
featuring LINDA MAY HAN OH and TYSHAWN SOREY
Vijay Iyer, pianoforte
Linda May Han Oh, contrabbasso
Tyshawn Sorey, batteria
BIGLIETTI
Yaniv Taubenhouse | Joe Lovano Trio Tapestry [14/05]; Bill Frisell Trio [15/05]; Avishai Cohen Trio [16/05]; Giuliani – Damiani – De Rossi Earth Trio | John Surman – Viglieik Storaas Duo [18/05]; Tigran Hamasyan Trio | Doctor 3 [19/05]; Maria Pia De Vito – Enrico Rava – Fred Hersch [20/05]; John Scofield Trio [21/05]
Intero: € 25,00 + d.p. | Over 65 e Under 30: € 20,00 + d.p.
Richard Bona & Alfredo Rodriguez Trio [13/05], David Murray Quintet “The Fable of Mingus” [17/05]
Intero: € 20,00 + d.p. | Over 65 e Under 30: € 15,00 + d.p.
Semifinale Olimpico Jazz Contest: Furio Di Castri Quintet “Furious Mingus” [11/05]; Finale Olimpico Jazz Contest: Furio Di Castri “Solo Mingus” [12/05]; Ada Montellanico “Songs from the heart” [12/05]
Unico: € 8,00
Selfie Jungle [17/05]; Fabio De Angelis Third Wave [18/05]; Mirabassi – Bordignon – De Angelis Trio [19/05]; Giovanni Fochesato Quartet [20/05]; Rame [21/05]
Unico: € 3,00
Prevendite attive dal 24 marzo.
Biglietteria del Teatro Comunale
tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it
online: www.tcvi.it
Nel vortice di Mingus
Le prime due serate della kermesse jazzistica vicentina saranno caratterizzate dalla fase conclusiva dell’Olimpico Jazz Contest, di sui si svolgeranno le semifinali (l’11 maggio in trasferta all’Auditorium Fonato di Thiene) e le finali (il 12 maggio al Teatro Comunale di Vicenza). Il programma comprende anche i primi live dedicati a Mingus. L’11 il contrabbassista Furio Di Castri rispolvererà il suo storico progetto “Furious Mingus”, eseguendolo con un nuovo quintetto: attenzione alla numerologia mingusiana e agli accostamenti in altorilievo tra composizione e improvvisazione. Il 12, Di Castri affronterà la musica di Mingus da una ben diversa prospettiva: un solo di contrabbasso.
È una produzione originale il quintetto del sassofonista David Murray (il 17 al Teatro Comunale): il percorso stilistico seguito da questo storico sassofonista nella sua lunga carriera, partito dal free per approdare a un jazz più ‘ecumenico’ che ingloba il mainstream, la world music, la fusion, tenendo saldi i legami con l’Africa, è quanto mai ideale per calarsi nell’universo musicale di Charles Mingus, pieno di riferimenti tanto a Duke Ellington e Ben Webster quanto ad Archie Shepp e Albert Ayler.
Mancavano dai palcoscenici da un po’ di tempo e un loro ritorno in scena era quanto mai atteso: parliamo dei Doctor 3 (ovvero Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra), una delle più famose band del jazz italiano degli ultimi venticinque anni. Anche loro aderiranno al tema portante di Vicenza Jazz 2022, inserendo in scaletta musiche di Mingus, un terreno per loro inconsueto (il 19 al Teatro Olimpico, abbinati al trio ‘world’ di Tigran Hamasyan, per una serata speciale dedicata alla formazione del piano trio.
Jazz globale
Con l’ampia esplorazione dell’universo mingusiano, il festival vicentino fa un affondo nel cuore della musica jazz di matrice afroamericana. Ma nel cartellone troveranno poi spazio emblematici rappresentanti di altre correnti del jazz statunitense e internazionale.
Bill Frisell è uno dei più ammirati guitar heroes dagli anni Ottanta a oggi. Il trio con cui suonerà all’Olimpico (il 15) è una delle formazioni che gli lascia più libertà d’azione per le sue scorribande musicali, con i loro contrasti espressivi a tinte forti: musica metropolitana a braccetto con sonorità rurali, postmodernismo e primitivismo, un effetto ping pong tra sperimentazione e tradizione.
Prima di lui, il giorno precedente, sempre all’Olimpico, si esibisce il suo vecchio amico e compagno di tante battaglie musicali, il sassofonista Joe Lovano, in trio con due musiciste particolarmente personali: la pianista Marilyn Crispell e la batterista Carmen Castaldi.
Il 21 all’Olimpico i riflettori saranno ancora puntati su una chitarra di livello assoluto, quella di John Scofield, jazzista tra i più influenti degli ultimi quattro decenni, ferratissimo solista post-bop da sempre sensibile alle seduzioni della fusion, il funky, il soul jazz, da quando suonava alla corte di Miles Davis. E il suo trio è appunto un versatile strumento per muoversi liberamente in territori stilistici aperti.
Il jazz statunitense negli ultimi anni è particolarmente ricettivo nei confronti degli stimoli provenienti dal Mediterraneo e il Vicino Oriente. Portabandiera di questo afflusso di nuove idee e forme sonore è il bassista israeliano Avishai Cohen. Con il suo trio (lo si ascolterà il 16 nella Sala Maggiore del Comunale) Cohen lascia emergere con la massima chiarezza gli elementi mediorientali e gli influssi della musica ebraica, intrecciandoli saldamente alla matrice jazzistica afroamericana.
Sulla stessa scia è assai rilevante anche il lavoro del pianista armeno Tigran Hamasyan, nella cui musica convivono elementi folklorici del suo paese, ingredienti jazzistici e, sporadicamente, rock. Il progetto in trio che presenterà all’Olimpico (il 19, in abbinamento ai Doctor 3) è la sua prima prova completamente dedicata al repertorio degli standard. E ancora su questa strada è il giovane pianista statunitense ma di origini israeliane Yaniv Taubenhouse, che il festival di Vicenza si incarica di far scoprire al pubblico italiano. Ci saranno poi esotismi dal nord e il sud del mondo. Due prestigiatori del ritmo che assieme ridefiniscono i limiti della propulsione sonora: sono il bassista camerunense Richard Bona e il pianista cubano Alfredo Rodriguez (13 maggio, in trio, al Teatro Comunale). John Surman è l’altra faccia del sassofono nordico, quella che meglio si contrappone all’egemonia sonora patinata di Jan Garbarek: lo troveremo in duo con il pianista norvegese Vigleik Storaas (il 18 all’Olimpico, in serata con l’Earth Trio).
Made in Vicenza Jazz
Audace e propositivo: Vicenza Jazz 2022 ha in cartellone ben cinque produzioni originali. Oltre alle due dedicate a Mingus, ci sarà “Songs from the Heart”, un inedito quartetto creato da Ada Montellanico, voce di riferimento nel panorama jazzistico italiano (sarà protagonista dell’ormai celebre appuntamento di mezzanotte al Cimitero Maggiore, il 12 maggio).
Ancora note inedite il 18 (all’Olimpico, nella stessa serata di John Surman) con l’Earth Trio, ovvero il bassista Paolo Damiani, il sassofonista Rosario Giuliani e il batterista Zeno De Rossi: personalità assai diverse che trovano una perfetta quadratura ispirandosi alle vicende musicali dello storico trio Air.
L’incontro tra il trombettista Enrico Rava e il pianista Fred Hersch riunisce due storie musicali straordinarie: il loro duo, sbocciato nel 2021, è stato sin da subito una delle principali attrazioni festivaliere. In maniera del tutto speciale per Vicenza Jazz il duetto si amplia grazie alla presenza vocale di Maria Pia De Vito (il 20 all’Olimpico).
Ma, come sempre accade a Vicenza Jazz, i concerti non si limiteranno ai teatri ma invaderanno la città, soprattutto nei locali (a partire dal Jazz Café Trivellato Bar Borsa) ma anche nei palazzi antichi, le chiese, i musei, i cinema, le librerie e, specialmente nel primo weekend, lungo le vie e le piazze del centro storico con più di una coinvolgente street band. Fra le varie iniziative si segnala la rassegna “Proxima”, curata in collaborazione con l’associazione Bacàn, dedicata ai giovani musicisti del territorio, da poco emergenti con proprie produzioni discografiche. “Proxima” si terrà a Palazzo Chiericati, nei pomeriggi (ore 18) da martedì 17 a sabato 21.
Vicenza Jazz a Parco Querini
Grande novità di questa edizione è un’appendice di lusso che, per l’importanza degli artisti invitati, costituisce un vero e proprio festival nel festival: quattro serate estive al Parco Querini, dal 14 al 17 luglio, che costituiranno il primo capitolo di un’estate vicentina che si annuncia spettacolare e sicuramente diversa dal suo solito.
Lo spettacolo del 14 luglio porterà il jazz fuori dai suoi schemi abituali: il sassofonista Enzo Favata creerà una colonna sonora elettro-acustica a sostegno delle parole di Mario Tozzi, scienziato, divulgatore e anche celebrità televisiva. Tra scienza e mitologia, Tozzi darà vita alla pièce “Mediterraneo, le radici di un mito”.
Il 15 sul palco all’aperto salirà il Cross Currents Trio, con la sua combinazione di tre leggende dei rispettivi strumenti: Dave Holland è uno dei più importanti bassisti della storia del jazz, Zakir Hussain è il virtuoso indiano delle tabla che più di ogni altro si è confrontato con il jazz statunitense, Chris Potter è uno dei più apprezzati ‘stilisti’ del sax. Con loro la musica non può che scorrere incontenibile e a stile libero.
Il 16 si ascolterà la più carismatica voce jazz maschile degli ultimi venti anni: Kurt Elling. Nel suo nuovo progetto “SuperBlue”, un quartetto con la partecipazione del chitarrista Charlie Hunter, il senso del groove assurge a una nuova dimensione grazie alle basi ritmiche ideate da un team di campioni dell’hip hop.
Il 17, Vicenza Jazz 2022 saluterà il suo pubblico con Vijay Iyer, uno dei solisti che stanno definendo più chiaramente i contorni del pianoforte jazz contemporaneo. Il suo trio con il batterista Tyshawn Sorey e la contrabbassista Linda May Han Oh è stato da poco immortalato su un disco dell’ECM che è un trionfo di interplay e fertile inventiva.
Dopo di che, Comune e Trivellato, con il Teatro Comunale, promettono di rifarsi vivi nell’ultima parte dell’anno per chiudere in bellezza un anno straordinario.
Informazioni
Teatro Comunale di Vicenza - Viale Mazzini, 39 - Vicenza - tel: 0444 324442
vicenzajazz@tcvi.it - biglietteria@tcvi.it
www.vicenzajazz.org; www.tcvi.it