Orchestra dell'Accademia Musicale di Schio: gran finale di stagione con Francesca Dego
Ultimo appuntamento della stagione dell'Orchestra dell'Accademia Musicale di Schio che domenica 8 maggio 2016, alle ore 17.00, avrà ospite graditissima Francesca Dego, giovane virtuosa del violino che già ha incantato il pubblico scledense lo scorso anno, con interpretazioni che sanno fondere alla perfezione espressività e tecnica magistrale. Il concerto che si terrà al Teatro Civico vede protagonista, accanto alla solista, l'ensemble scledense, diretta da Filippo Maria Bressan che propone due caposaldi del grande repertorio sinfonico, con il Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 6 di Nicolò Paganini e la Quinta Sinfonia op. 67 di Ludwig van Beethoven, celeberrima per il drammatico incipit che rappresenta "il destino che bussa alla porta".
Farà da introduzione un brano di Giovanni Bonato dal titolo "Aylan - per ogni piccola vittima innocente", per viola e orchestra, ispirato al doloroso episodio divenuto simbolo del dramma dei migranti. Solista alla viola è Michele Sguotti, prima viola dell'Orchestra dell'Accademia Musicale di Schio. Il programma ripercorre così i punti cardine dell'intera stagione, ideata dal direttore artistico Dario Balzan e dal direttore in residence Bressan, che sono stati la presenza di grandi solisti, un'attenzione per il repertorio sinfonico beethoveniano e l'apertura alle composizioni contemporanee.
«Abbiamo scelto di eseguire questo brano di Bonato - sottolinea Filippo Maria Bressan - per riportarci al presente, al momento drammatico che l'umanità sta vivendo. Bonato esprime in musica il doppio sentimento che ci provocano eventi tragici come quello richiamato dal nome del bambino: da una parte sconforto e rassegnazione, dall'altra una rabbia esplosiva. L'autore evidenzia questi sentimenti con un'orchestrazione che contrappone la sezione dei fiati e le percussioni. Alla viola, invece, spetta il canto malinconico, come un lamento sospeso.»
Ospite d'onore, e graditissimo ritorno sul palco del Civico, sarà Francesca Dego (Lecco, 1989), considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi. «Abbiamo avuto ospite Francesca Dego già l'anno scorso - afferma il direttore artistico Dario Balzan - e si è creato subito un clima di intesa con l'ensemble, che ha reso ancora più piacevole suonare insieme. Quest'anno ho chiesto a Francesca di tornare portando questo concerto di Paganini, uno dei brani più difficili nel repertorio di un violinista. Qui si mischiano virtuosismo, talento ed irruenza, in un brano che mette in luce l'intera gamma espressiva e tecnica dello strumento.» Primo di una serie di sei lavori che costituiscono il corpus paganiniano dei Concerti per violino e orchestra, il Concerto n. 1 op. 6 fu composto nel 1816 e mostra sin dall'apertura molte affinità con il melodramma di Rossini e Bellini, sia nelle sonorità che nel trattamento dello strumento solista, alla cui voce viene affidata un'aria in stile operistico.
Francesca Dego suona un prezioso violino Francesco Ruggeri (Cremona 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesu' ex-Ricci (Cremona 1734) per gentile concessione della "Florian Leonhard Fine Violins" di Londra. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel 2008 è stata la prima violinista italiana ad entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961 aggiudicandosi inoltre il premio speciale "Enrico Costa" riservato al più giovane finalista. È regolarmente ospite di festival e stagioni concertistiche prestigiose in tutto il mondo. Nel 2014 ha aperto i Mondiali di Calcio in Brasile con un recital al Teatro Municipal di Rio de Janeiro.