"Un’Arte Senza Tempo: La cucina e le sue tradizioni nelle stampe antiche" ad Asiago
Fino al 1 maggio 2017 al Museo "Le Carceri" di Asiago in via Benedetto Cairoli 13 si potrà visitare la mostra "Un’Arte Senza Tempo: La cucina e le sue tradizioni nelle stampe antiche dal XVI al XIX secolo", dedicata alla cucina e alle sue tradizioni nella rappresentazione incisoria. Come la pittura, anche quest’arte si rivela sensibile ai costumi popolari e alle abitudini culinarie delle terre d’origine dei maestri incisori, focalizzando il rilevante ruolo ricoperto dal cibo e dalla sua raffigurazione nelle stampe antiche dal XVI al XIX secolo. La scelta delle 200 stampe esposte, selezionate per la loro rarità e singolare curiosità, si basa su un criterio principalmente iconografico: il leitmotiv è il riferimento al cibo, alla sua preparazione e “al mangiare”. L’allestimento sfrutta la struttura del museo (ex carcere adibito a sede espositiva) per creare numerose sezioni tematiche, ospitate all’interno delle celle del piano terra e del primo piano. Il visitatore sarà guidato in un percorso che intende affermare che il “cibo è arte”, tramandata da generazione in generazione, nella coltivazione, nella pesca, nell’allevamento, nella viticultura, e che attraverso le testimonianze artistiche è perpetuata nel tempo, mantenendo vivo il ricordo di tradizioni, gusti e sapori passati.
La mostra si apre con le allegorie dei mesi e delle stagioni per evocare quelle abitudini di epoche ormai lontane sulle quali però ancora oggi si basa la cucina internazionale, affiancate dai più diffusi mestieri, che contraddistinguono questo mondo raffigurati in alcune delle più celebri serie incisorie da Annibale Carracci a Gaetano Zompini. Una seconda sezione vede protagoniste le tavole imbandite, che trovano ampio spazio all’interno degli episodi evangelici dell’Ultima Cena o delle Nozze di Cana, o in raffigurazioni di ambito più popolaresco. A quest’ultimo tema sono dedicate due differenti sezioni, una più spostata verso l’interpretazione nordica della vita in osteria attraverso numerose incisioni tratte dai dipinti di Tenier, un’altra ambientata in contesto italiano, soprattutto veneto, che mette in scena incisioni di Giovanni Volpato, Nicolò Cavalli, Francesco del Pedro raffiguranti scene di genere dal sapore fresco e familiare. L’esposizione si chiude con due sezioni dedicate una alla disciplina della caccia, l’altra a quelle stampe che, con estrema precisione scientifica ma con indiscutibile bellezza tecnica e cromatica, rappresentano specie animali e vegetali.
Durante i mesi invernali di apertura della mostra sono previsti eventi di vario genere: visite guidate alla mostra, laboratori per bambini, "Aperitivi al Museo" con incontri su temi specifici inerenti il cibo e la cucina ("Storia della Cucina Altopianese" per venerdì 30 dicembre 2016 e "Alimentazione Militare nella Grande Guerra" per sabato 7 gennaio 2017), passeggiate guidate invernali ad Asiago e dintorni con tappe di degustazione di prodotti tipici, cene ed aperitivi a cura dei ristoratori altopianesi e infine l'elegante "Cena di Gala" nell'esclusiva cornice del Museo Le Carceri a cura della Scuola alberghiera di Asiago. L'evento è organizzato dall’amministrazione comunale di Asiago, assessorato al turismo e alla cultura in collaborazione con Claudio Ceccato della Bottega delle Arti Stampe Antiche di Padova e l'Associazione Proloco Asiago e Sasso. Orari di apertura: dal 24 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 tutti i giorni 10-12.30/15.30-18.30 - dal 9 gennaio 2017 al 5 marzo 2017: sabato, domenica e festivi: 10-12.30/15.30-18.30. Ingresso: 3 euro (gratuito per disabili e bambini fino a 6 anni).