"Impressioni Carta" di Fabio Refosco all'Unione Collector di Vicenza
Fabio Refosco è un artista visuale ispirato dal colore nero e dalle resine impresse nella carta con gesti e tecniche personali. Mette in scena una distanza tra il pensiero e la carta, proprio come nella fotografia esiste una distanza tra il soggetto fotografato e il supporto in cui viene impressa la luce. I lavori di Refosco sono più simili ad una impressione fotografica che ad una pittura: l'azione si svolge velocemente come una fotografia di un processo interiore.
E' questa distanza che ha dato il titolo alla mostra, "Impressioni Carta", dove protagonisti sono i due poli, il pensiero e il supporto in cui viene impresso il gesto. Un dialogo continuo, un avvicinamento e un allontanarsi, che genera forme istintive, gocciolamenti, gesti violenti, segni grafici precisi, micromondi frattali. La mostra personale di Fabio Refosco presso lo spazio Unione Collector indaga il gesto artistico in relazione ad una particolare tipo ti carta, la Bindakote, la storica carta di Favini. L'artista imprime in questa particolare carta dei segni, delle impressioni che nascono da gesti fisici, da storie personali, da momenti vissuti.
L'artista è alla ricerca di un supporto adatto alla sperimentazione dove poter dipingere con una frusta o con bolle di resina e sapone. Il risultato dei lavori di Fabio Refosco sono delle opere in cui l'elemento grafico controllato e l'elemento casuale giocano e si contrappongono. Refosco ha esposto tra gli altri alla Design Library di Milano, al Chiostro degli Agostiniani a Roma e alla galleria Primo Piano di Vicenza. Attualmente sta approfondendo una ricerca sul colore nero, che impiega, assieme a pigmenti di resina in varie tecniche, sia su carta che su tela.